Dal 4 dicembre torna l’appuntamento ormai tradizionale con la grande arte italiana e internazionale che ogni anno regala ai milanesi un’esposizione straordinaria, gratuita e allestita in Sala Alessi – il grande e storico salone di rappresentanza del Comune di Milano. Fino al 12 gennaio 2025, infatti, e quindi durante tutto il periodo delle festività, i milanesi e i sempre più numerosi turisti avranno l’opportunità di ammirare uno straordinario capolavoro del Rinascimento italiano ed europeo: La Madonna con il bambino ei santi Simone e Giuda , conosciuta come La Madonna di San Simone, di Federico Barocci, una grande pala d’altare proveniente dalla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino.
Definito dal Vasari giovane di grande aspettazione, fin da subito Barocci viene presentato come il nuovo Sanzio, tornato a riportare la gloria alla città ducale; ma, mentre Raffaello imbocca giovanissimo la via per Roma, Federico Barocci a trent’anni, dopo importanti soggiorni e commissioni a Roma, compie la scelta, inconsueta all’epoca, di restare nella sua città natale, lontana dai grandi centri culturali. Ciò nonostante, Barocci diviene interlocutore di papi, sovrani e imperatori, anche grazie alla mediazione del suo signore e amico, il duca di Urbino Francesco Maria II della Rovere.
Diviene anche uno dei pittori prediletti da Federico Borromeo, cardinale e arcivescovo di Milano dal 1595, la cui passione per l’arte lo portò a rivolgersi a numerosi artisti stranieri per arricchire la sua collezione, contribuendo a fare di Milano una città inclusiva e aperta all’arte internazionale: ecco perché acquistò all’inizio del Seicento una splendida “Natività” di Barocci, che si può ammirare alla Pinacoteca Ambrosiana.
Realizzata intorno al 1567, La Madonna di San Simone sovrastava l’altare della settima cappella della chiesa urbinate di San Francesco. La tela rappresenta San Giuda Taddeo, identificato con l’alabarda del suo martirio, alla destra della Madonna; San Simone, riconoscibile grazie alla sega usata dai suoi aguzzini per ucciderlo; e alla sinistra del gruppo principale la Vergine col Bambino.
Straordinaria è la capacità del Barocci di evocare la tenerezza umana – appresa soprattutto da Correggio, in particolar modo nella figura della Vergine che insegna a suo figlio a leggere. Oltre ai soggetti sacri, appaiono in fondo a destra anche i ritratti dei committenti, donatori dell’opera alla Chiesa, i quali esprimono una grande vivida partecipazione alla scena sacra, simbolo di una devozione personale e collettiva
La mostra “Federico Barocci, La Madonna di San Simone” è promossa e prodotta dal Comune di Milano grazie al contributo di Intesa Sanpaolo, partner istituzionale che da anni, insieme al sostegno di Rinascente, affianca l’Amministrazione in questo progetto annuale.
FEDERICO BAROCCI
La Madonna di San Simone
A cura di Luigi Gallo e Anna Maria Ambrosini Massari
4 dicembre 2024 – 12 gennaio 2025
Milano, Palazzo Marino, Sala Alessi