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Fissare un frammento di realtà nello spazio e nel tempo: Emilio Ferro a Torino

Emilio Ferro, Miracle,2024, ph Roberto Conte
Contemplare il paesaggio naturale e creare – attraverso il sapiente uso di tecnologie all’avanguardia – un’esperienza artistica nuova e armonica. Un esperienza in cui arte, scienza e natura diventino fonti di ispirazione reciproca. Ed è proprio da un dialogo con il contesto d’inserimento – naturale o architettonico che sia – che le sculture di Emilio Ferro si originano. Opere monumentali – e lievi al contempo – che saranno presentate negli spazi della Galleria Umberto Benappi (Torino) in una mostra dal titolo EMILIO FERRO. DIRECTION TO, visitabile dal 19 dicembre 2024 al 18 gennaio 2025.

Una mostra in cui il titolo segna l’incedere verso un orizzonte lontano, verso una direzione, appunto, tanto precisa e quanto sconosciuta, i cui dettagli sono intenzionalmente inevasi. Con l’invito al pubblico ad aprire i propri orizzonti d’evasione, l’esposizione celebra l’incessante dinamismo della vita, offrendo uno spazio per la contemplazione e per la riscoperta del legame tra il mondo fisico e quello interiore.

Le sculture esposte – studiate attentamente per gli ambienti della galleria – diventano nella loro essenzialità un ponte simbolico tra la direzione fisica che indicano e il mondo interiore di chi le osserva. Che puntino verso Basel, Venezia o Il Cairo, le installazioni si affermano come una guida luminosa in grado di evocare emozioni, ricordi, desideri e aspirazioni e di invitare alla riflessione sulla propria traiettoria o cammino personali. 

Emilio Ferro, Miracle, 2024, ph Roberto Conte

Perché è con il desiderio di esaltare le peculiarità e potenzialità degli luoghi che le opere di Emilio Ferro fissano un frammento di realtà nello spazio e nel tempo. Come installazioni di luce che interessano lo spazio in modo totalizzante, vivo e puro, le sue opere certamente si sviluppano su larga scala, ma che non incidono – mai – in modo permanente sulla natura dei luoghi, lasciando sì una traccia ma non un indelebile impronta. Delle guide silenziose che illuminano non solo una strada, ma anche un percorso personale e universale. 

Emilio Ferro, Portal of Light, 2022, ph Roberto Conte

Al centro del salone principale, ad esempio, è presente Marble sun (2024), ossia il sole: fonte di luce e vita, verso cui tutti tendono, richiama gli antichi culti egizi del dio Ra o di Helios nella mitologia greca. L’atmosfera si colora di tinte esotiche anche grazie al suono che accompagna questa installazione, nel quale è riprodotto, campionato, il vento che soffia sulle piramidi dell’Altopiano di Giza, luogo in cui l’artista ha realizzato nel 2022 l’installazione Portal of light. Un senso di misticismo e spiritualità invade invece gli altri ambienti della galleria, dove la luminosità delle sculture si combina con la colonna sonora ispirata alla sfera magica ed esoterica che notoriamente contraddistingue Torino.

EMILIO FERRO. DIRECTION TO
19 dicembre 2024 – 18 Gennaio 2025

Galleria Umberto Benappi, Torino 

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