Un dipinto di Giuseppe De Nittis ha guidato l’asta di Dipinti e le Sculture del XIX e XX secolo che Il Ponte ha tenuto il 17 e 18 dicembre 2024. Nel complesso, l’incasso ha raggiunto 1 milione di euro.
Il Ponte esulta Sulla strada di Castellammare. Nessun trasferimento campano per la maison milanese, ma solo un rimando al top lot firmato Giuseppe De Nittis, che nell’asta del 17-18 dicembre ha guidato l’asta di Dipinti e Sculture del XIX e XX secolo. Il dipinto raffigura un mattino luminosissimo, che spolvera di chiaro la strada terrosa e il verde della campagna circostante, e vede un gruppo di lavoratori sostare su un cumulo di pietre al lato della strada. Tutt’intorno il paesaggio non ospita altre forme di vita, se non un asinello che sembra assorbire su di sé la mollezza di un momento in cui tutto sembra essersi messo in pausa. Non si sono fermate affatto le offerte, invece, almeno fino all’aggiudicazione finale di 378 mila euro.
Grande risultato che occupa la maggior parte del guadagno complessivo de Il Ponte, che ha incassato 1 milione di euro. Ottimo riscontro collezionistico, italiano e internazionale, che ha confermato l’interesse sul comparto, che nel 2024 alla maison ha fruttato in totale 2 milioni di euro.
Dobbiamo dunque attribuire un fascino longevo alla pittura dell’Otto-Novecento, in cui abbondavano paesaggi e l’esaltazione di una natura placida e contemplativa. La stessa che difatti ritroviamo nelle vedute napoletane di Giacinto Gigante: Veduta da La Marinella (69.3 mila euro) e Napoli, una processione a Mergellina (44.1 mila euro). Vedutismo che si fa urbano e parigini ne Les bains chinois, Boulevard des Italiens. Parigi (13.8 mila euro) di Giuseppe Canella.
Guardando ai migliori risultati, spicca poi il nucleo di ritratti e pitture di genere, che rappresentano un altro comparto particolarmente attenzionato dagli amanti dell’epoca. Tra questi il colorato dinamismo di Moses Levy con La sera del veglione – Carnevale di Viareggio (17.6 mila euro), seguito da Luigi Bonazza con il suo luminoso Studio per ritratto di Italia Bertotti (16.3 mila euro).
Apprezzata la vigorosa e nitida pennellata di Ugo Celada da Virgilio con il suo Ritratto del Cavaliere Angelo Motta (11.9 mila euro), così come la scultura Cavallo di Paolo Troubetzkoy, bronzo che la contesa ha portato fino ai 10 mila euro di aggiudicazione finale.