Afra Scarpa e Tobia Scarpa
Otto sedie modello “Africa” della serie “Artona”. Produzione Maxalto, Italia, anni ’70. Legno massello, multistrato e cuoio. (cm 55,5x80x43,5).
Venduto € 28.1G0
In attesa di tirare le somma, Il Ponte mette il punto esclamativo sul suo 2024, con l’asta di Arti decorative del ’900 e Design del 18, 19 e 20 dicembre 2024 che ha chiuso a 800 mila euro di fatturato.
A guidare la vendita Afra e Tobia Scarpa con le otto sedie modello “Africa” (26 mila euro), Napoleone Martinuzzi con la scultura in pasta vitrea “Elefante” (15 mila euro) e Gio Ponti con il piatto della serie “Conversazione classica” (5 mila euro). Inossidabile l’interesse del mercato per icone del design quali Max Ingrand, con il grande lampadario eseguito da Fontana Arte nel 1955 (12.8 mila euro), Osvaldo Borsani con un mobile da camera realizzato insieme a Lucio Fontana nel 1949 (11.5 mila euro) ed Enzo Mari, con il raro vaso cilindrico della serie “Samos” (10.2 mila euro).
Grande attrazione ha esercitato il nucleo di arredi progettati dagli architetti Luigi Figini e Gino Pollini nel 1935 per un’importante residenza milanese. Tra i lotti più significativi di questa raccolta, dalla rilevante valenza storico-artistica, sono stati vendutii la coppia di comodini (10.8 mila euro), il mobile toilette con specchio (10.8 mila euro) e la coppia di sgabelli (8.9 mila euro).
Nell’ambito dell’arredo ritroviamo Gio Ponti, che in collaborazione con Emilio Lancia e la cui coppia di armadi incarna i tratti distintivi dello stile Novecento tipico degli anni Venti (10.2 mila euro), Angelo Mangiarotti, con il grande tavolo della serie “Eros” del 1971 proveniente dall’importante Collezione Ambroset (10.8 mila euro) e Cini Boeri con l’avanguardistico letto matrimoniale “Tuttoletto” del 1978 (9 mila euro).
