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La mostra dell’anno è servita: “David Hockney, 25” alla Fondazione Louis Vuitton

David Hockney
Questa primavera Parigi si fa bella. Il countdown per l’arrivo della ‘stagione della rinascita’ si fa ancora più entusiasmante dopo l’annuncio di Fondazione Louis Vuitton di Parigi che, dal 9 aprile al 1 settembre 2025, ospita una delle mostre più attese di quest’anno: “David Hockney, 25”.

L’artista britannico, uno dei protagonisti più influenti delle arti visive nei secoli XX e XXI, presenta una selezione straordinaria di oltre 400 opere, che spaziano dal 1955 al 2025. La mostra, che copre sette decenni di carriera, include dipinti, disegni, opere digitali e installazioni video, creando un viaggio immersivo nel suo universo creativo. Come dice lo stesso artista, ‘Ricorda, non possono cancellare la primavera’, e quest’esplosione di creatività che ci attende è il perfetto risveglio di una stagione in cui tutto si rinnova.

A rendere questa esposizione particolarmente attrattiva per noi appassionati è il coinvolgimento diretto dell’artista che afferma: «Questa mostra è particolarmente importante per me, perché è la più grande che abbia mai avuto – undici gallerie della Fondazione Louis Vuitton! Alcune delle mie ultime pitture, a cui sto lavorando ora, saranno presentate. Penso che sarà bellissima».

Hockney ha infatti personalmente curato la selezione delle opere insieme al suo compagno e studio manager Jean-Pierre Gonçalves de Lima, scegliendo di concentrarsi in particolare sulle sue produzioni degli ultimi venticinque anni, non tralasciando tuttavia i suoi lavori più celebri degli inizi. Tra le opere in esposizione, si trovano capolavori come A Bigger Splash (1967) e Portrait of An Artist (Pool with Two Figures) (1972), ma anche creazioni più recenti, come i suoi paesaggi digitali realizzati su iPad.

L’esposizione esplora la costante evoluzione del suo stile, dalla pittura tradizionale a tecniche innovative, tra cui disegni fotografici e digitali evidenziando dunque la capacità dell’artista di reinventarsi continuamente attraverso nuovi media in maniera del tutto eccezionale. Prima disegnatore, diventato maestro in tutte le tecniche accademiche, oggi è uno dei campioni delle nuove tecnologie.

Cattura dunque l’attenzione la sezione dell’esposizione dedicata ai ritratti, tra cui una serie di autoritratti e “ritratti di fiori”, realizzati con l’iPad e incorniciati in modo tradizionale, creando un effetto di straniamento. Non mancano anche lavori legati alla sua passione per la natura e i paesaggi, con opere ispirate ai luoghi che più lo hanno influenzato, come lo Yorkshire e la Normandia.

L’installazione più sorprendente si trova al primo piano, dove una serie di opere inedite e innovative, tra cui 220 for 2020, cattura le variazioni di luce delle diverse stagioni, mentre una panoramica di ventiquattro disegni a inchiostro rimanda alla tradizione della Tapisserie di Bayeux. La mostra continua con una riflessione sull’eredità artistica di Hockney, in un dialogo tra la sua arte e i maestri del passato, da Fra Angelico a Picasso. E’ presente anche un omaggio alla sua passione per l’opera lirica, offrendo ai visitatori un’esperienza polifonica che unisce arte visiva e musica.

Infine una sala intima dove saranno rivelate le opere più recenti dipinte a Londra, dove l’artista risiede dal luglio 2023 (galleria 11). Queste, particolarmente enigmatiche, si ispirano a Edvard Munch e William Blake: After Munch: Less is Known than People Think, 2023, e After Blake: Less is Known than People Think, 2024, dove l’astronomia, la storia e la geografia incontrano una forma di spiritualità, secondo le parole stesse dell’artista. Hockney ha voluto inoltre includere anche il suo ultimo autoritratto.

David Hockney, 25 permette dunque ai visitatori di esplorare un corpus di opere che non solo raccontano la carriera di un maestro, ma anche la sua continua capacità di reinventarsi, mantenendo sempre vivo il suo legame con la natura, la tecnologia e la tradizione artistica.

Portrait of an Artist (Pool with Two Figures) ⓒ David Hockney, 1972

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