
Torna anche quest’estate, dal 17 al 27 luglio, la programmazione pubblica di Centrale Fies. Dieci giorni consecutivi tra performance, mostre, incontri e pratiche collettive per restituire al pubblico i risultati di un anno di lavoro e ricerca.
Il centro trentino, da anni punto di riferimento per le arti performative contemporanee, propone un cartellone articolato che mette in dialogo artisti, curatori e attivisti intorno a temi urgenti: dalla decolonialità ai femminismi, dal desiderio di nuove alleanze alla cura dei processi creativi. LIVE WORKS SUMMIT, la fellowship intitolata ad Agitu Ideo Gudeta, WITCHES / brand new self con Fandango Libri, il progetto espositivo “Undomesticated Ground” e il blocco finale “Radical Love” costruiscono il cuore dell’edizione 2025, che quest’anno rinnova anche il proprio approccio alla curatela, al pubblico e alle economie dell’arte.
Si comincia giovedì 17 luglio con l’apertura al pubblico di “Undomesticated Ground”, un progetto espositivo che si estende fino al 20 settembre. Il group show, curato da Simone Frangi e Barbara Boninsegna con la curatela esecutiva di Maria Chemello, ospita i lavori di Giulia Crispiani & Golrokh Nafisi, Elizabeth A. Povinelli, Théophile Peris, Marcos Kueh, Adam Christensen con Tom Wheatley e David Aird. Il programma include anche performance, proiezioni e workshop, tra cui la performance “The city we imagine” (Crispiani & Nafisi), un laboratorio di textile art e la proiezione del film “The Inheritance” di Povinelli.
Dal 18 al 20 luglio spazio a LIVE WORKS SUMMIT, appuntamento centrale della stagione. Qui vengono presentati i progetti dei fellow selezionati nell’edizione 2024 del bando Live Works Free School of Performance, uno dei più longevi in Italia dedicato alla performance contemporanea in chiave sperimentale e politica. Accanto a loro anche l’artista Omar Gabriel, vincitore della quarta edizione della Agitu Ideo Gudeta Fellowship, iniziativa che mira a contrastare le disuguaglianze strutturali nel mondo dell’arte, pensata per artistə razzializzatə con cittadinanza italiana. La fellowship è realizzata in collaborazione con Palazzo Grassi – Pinault Collection Venezia e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
Tra gli ospiti di questa edizione: Deena Abdelwahed, Dengue Dengue Dengue, e Caterina Barbieri & Space Afrika, che presentano Last Track (con MFO e Ruben Spini). I fellow 2024 sono: Adam Seid Tahir, Klara Kofen con Cameron Graham, Hot Bodies aka Gérald Kurdian, Tewa Barnosa con Antonia Kattou, Chōri Collective e lo stesso Omar Gabriel. A questi si aggiunge Noha Ramadan, selezionata nell’ambito della Mophradat Consortium Commission, a sancire l’inizio di una nuova collaborazione tra Centrale Fies e la piattaforma dedicata al supporto delle arti contemporanee nel mondo arabo.
Il weekend del summit sarà accompagnato da talk, incontri e momenti di co-learning, che attraversano i contenuti più profondi della programmazione. In calendario: la conversazione tra la sociologa Fatima Ouassak e Mackda Ghebremariam Tesfau’ (venerdì 18), un dialogo tra Elizabeth A. Povinelli e Simone Frangi (sabato 19) e l’incontro tra Emma Dabiri e Justin Randolph Thompson (domenica 20).

Il 23 luglio è la volta di WITCHES / brand new self, che torna in versione estiva grazie a una collaborazione con Fandango Libri e la sua direttrice editoriale Tiziana Triana. Il format — nato come raduno di pratiche transfemministe — si concentra sul valore politico della narrazione, della scrittura e della ridefinizione di sé. Ospiti della serata: Marina Cuollo e Moshtari Hilal, in dialogo con Triana e la traduttrice Lavinia Azzone. La giornata si conclude con una cena tematica e il concerto di ÀO LÌ WǍ, ensemble avant-folk che mescola sonorità popolari e sperimentazione.
Dal 24 al 27 luglio si chiude con Radical Love, sezione dedicata alle relazioni lunghe e profonde che legano Centrale Fies a compagnie e artistə della scena italiana. Tra i nomi in programma: Sotterraneo (a cui viene dedicata un’intera giornata in occasione dei 20 anni del collettivo), Silvia Calderoni / Ilenia Caleo, Jacopo Jenna, Francesca Pennini / CollettivO CineticO, Marco D’Agostin, Genny Petrotta, DOM-, Giorgia Ohanesian Nardin e GRANDI MAGAZZINI CRIMINALI con Giorgiomaria Cornelio.
Il percorso di Centrale Fies, nato dopo l’esperienza quarantennale di Drodesera, si consolida come spazio di confine e trasformazione: non solo luogo che ospita arte, ma soggetto culturale attivo, in grado di ridefinirsi assieme ai linguaggi e ai mondi che sceglie di sostenere.













