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“Jacopo Benassi Libero!” la fotografia che urla, respira, resiste

Jacopo Benassi, Twins 1974, 2024 fine art photo paper print, wood, artist frame, tension belt 131 x 212 cm Courtesy the Artist and Mai 36 Galerie, Zurich
Jacopo Benassi, Twins 1974, 2024
fine art photo paper print, wood, artist frame, tension belt
131 x 212 cm
Courtesy the Artist and Mai 36 Galerie, Zurich
Fino al 14 settembre 2025, Palazzo Ducale di Genova ospita Jacopo Benassi Libero!, la grande mostra che racconta gli ultimi sette anni di sperimentazioni furiose e vitali dell’artista ligure, a cura di Francesco Zanot.

Oltre cento opere, tra scatti iconici e inediti, svelano un linguaggio in cui la fotografia si spoglia del suo ruolo di immagine perfetta per farsi corpo vivo, oggetto, urlo. Benassi frantuma ogni gerarchia: cornici multiple fatte di materiali di recupero, fotografie cucite a pitture, calchi, frammenti di muro, vetro e cinghie che stringono come muscoli tesi.

Lontano da ogni posa, Benassi trasforma l’atto fotografico in un’esplosione di gesti e tensioni. Le sue stratificazioni non sono semplici opere, ma creature ibride che respirano e resistono, mettendo in crisi la nostra idea di immagine in un’epoca dominata dalle visioni artificiali.

L’opera Villa Croce chiude il percorso: nata durante la residenza genovese dell’artista, sarà accolta nella collezione permanente del Museo di Arte Contemporanea Villa Croce, come un atto d’amore e di ribellione verso la città che l’ha ispirata.

Il pubblico non troverà fotografie appese, ma installazioni in bilico, ancora sospese tra realtà e finzione, come se fossero in attesa di un respiro finale. Jacopo Benassi (La Spezia, 1970) continua così la sua missione di sporcare la fotografia, cercando di restituirle la forza primitiva di un flash improvviso. Una mostra che scuote come un concerto punk: senza protezioni, a volume altissimo.

Ritratto Jacopo Benassi. Ph. Alessandro Trapezio

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