
Dal cuore dell’entroterra marchigiano ad un orizzonte globale, dieci artisti invadono Casa Sponge e la collina di Mezzanotte
Si è inaugurata domenica 13 luglio alle ore 12 a Casa Sponge la mostra Oltre l’ultimo cielo, a cura di Francesco Perozzi e Marcella Russo. Un’apertura intensa, vissuta da un pubblico numerosissimo che ha animato con entusiasmo la collina di Mezzanotte, del giardino fino alla sommità, dove l’altalena dorata di Massimo Uberti ha tracciato una soglia concreta e simbolica tra la terra e l’infinito. Un flusso continuo di visitatori ha attraversato gli spazi espositivi della casa, del giardino e, per la prima volta, anche del fienile, aperto in occasione del convivio: un momento partecipativo che ha unito tradizione rurale e vocazione contemporanea.

In un equilibrio sottile tra contemplazione e condivisione, l’intero percorso ha intercettato la dimensione collettiva, intrecciando linguaggio artistico e urgenza politica. La mostra – che resterà visitabile fino al 21 settembre 2025 – ospita dieci artisti che si confrontano con il tema del confine come soglia, separazione e possibilità: Nobuyoshi Araki, Mario Consiglio, Antonello Ghezzi, Stefania Galegati, Giovanni Gaggia, Davide Mancini Zanchi, Gedske Ramløv, Michele Alberto Sereni, Grazia Toderi e Massimo Uberti.

Dalla casa al giardino, ogni intervento ha partecipato a un’unica, corale tensione ascensionale. L’installazione di Mario Consiglio ha aperto il cammino, trasformando le finestre in passaggi visivi e interiori; il duo Antonello Ghezzi ha avvolto oggetti quotidiani in un’aura celeste, invitando a riconoscersi parte di una comunità cosmica.

Salendo tra le stanze, si è incontrata la delicatezza sospesa degli scatti di Araki, la ricerca contemplativa di Sereni, la domanda ricamata di Gaggia – Com’è il cielo in Palestina? – che per la prima volta ha esposto all’interno della casa che ha fondato. Una scelta simbolica e politica, che amplifica il senso profondo del progetto. Ramløv ha evocato un cielo trattenuto, fatto di voli sfiorati e ombre fugaci, mentre Galegati ha raccolto le voci del lockdown in un video vibrante, intimo e collettivo.

Nella zona centrale, Toderi e Mancini Zanchi hanno spinto lo sguardo verso spazi lontani ma interconnessi con il presente: costellazioni minime e visioni remote che, pur nella distanza, hanno continuato a parlare di casa. Il culmine del percorso è avvenuto all’esterno, sulla sommità della collina, dove la grande altalena in foglia d’oro di Massimo Uberti – scomparso proprio nel 2024 – ha accolto i visitatori come soglia concreta e simbolica tra terra e infinito. Un’opera potente, che ha commosso e raccolto attorno a sé un silenzio carico di senso, nel cuore dell’estate e dell’entroterra marchigiano.

Il progetto prosegue il suo sviluppo anche oltre i confini fisici di Casa Sponge. Il 21 luglio a Cremona, infatti, presso It’s hard noise (Piazza delle Tranvie 6/7), si terrà l’appuntamento Endless Hope Endless Sky, che accoglie due interventi paralleli e interrelati, accomunati da affinità tematiche, urgenze e visioni. In questo contesto, l’opera di Giovanni Gaggia si espande da Casa Sponge fino a Cremona, stabilendo un ponte tra il presidio rurale marchigiano e lo spazio urbano.

Il suo intervento entra in dialogo con Palestina Animada, una potente rassegna di video d’animazione che raccoglie i lavori di registe e registi palestinesi e internazionali progetto collettivo di registi e registe palestinesi e internazionali composto da Haneen Koraz, Khaled Jarada, Shereen Abdelkarim, Amal Al Nakhala, Ahmad Saleh, Samira Badran, Jana Kattan, Tariq Rimawi, Basel Nasr – Al Masna, Dana Durr, Rami Abbas, Msallam Hdaib, Rasmi Damo, Amer Shomali, Mats Grorud e Stefano

Una serie di racconti visivi che restituiscono, attraverso l’animazione, memorie e vite vissute tra le macerie del conflitto, offrendo una narrazione corale e necessaria, di straordinaria forza poetica e politica. Il progetto rafforza così la vocazione translocale e partecipativa di Oltre l’ultimo cielo, mantenendo viva la connessione tra luoghi, esperienze e visioni condivise.

Prossimo appuntamento a Casa Sponge: 25 luglio, ore 19 – arrivo della tappa finale del tour in bicicletta Transumanza Gotica di Andrea Satta (voce dei Têtes de Bois), che concluderà il suo percorso proprio sotto l’“ultimo cielo” della collina di Mezzanotte, rinnovando il legame tra terra, cielo e poesia.

















