Nel nord del Perù, nel sito di Huaca Yolanda, archeologi hanno portato alla luce un murale policromo di circa 3.000-4.000 anni fa
Nel nord del Perù, nel sito di Huaca Yolanda, archeologi dell’Università Pontificia Cattolica del Perù e dell’Università Nazionale di Trujillo hanno portato alla luce un murale policromo tridimensionale di circa 3.000-4.000 anni fa, senza precedenti tra le culture pre-incaiche dell’area. L’opera, realizzata in argilla mista a materiali organici, misura circa 4 metri per 1,5 e presenta bassorilievi di figure marine e simboliche – piante, stelle e una figura centrale raffigurante un pesce con il corpo a rete tridimensionale – con tracce di blu, giallo e nero ancora visibili.
Si ritiene che fosse parte della parete interna di un atrio-tempio all’interno di un complesso a forma di U, con funzione rituale legata all’acqua, al cielo e alla fertilità. Il murale si è conservato bene perché ricoperto da una costruzione successiva, pratica comune nelle culture pre-incaiche. Ma oggi è minacciato da scavi illeciti, espansione agricola e cambiamenti climatici. Ana Cecilia Mauricio, responsabile del progetto dal 2012, ha lanciato un appello urgente al Ministero della Cultura e alle autorità locali per proteggere il sito.
Questa scoperta rappresenta uno dei più antichi esempi di decorazione monumentale di un tempio nelle Americhe. Con una complessità artistica senza pari nella costa settentrionale del Perù. E i temi iconografici potrebbero rivelare credenze religiose anteriori a civiltà come Moche e Chavín. Sono in corso analisi al radiocarbonio e sui pigmenti per definire con precisione datazione e tecniche.
