
La Pinacoteca di San Paolo inaugura una nuova residenza d’artista interamente dedicata alle donne, grazie alla collaborazione con Chanel. Il programma, che avrà cadenza annuale, offre a un’artista selezionata uno studio, risorse per la produzione e la possibilità di confrontarsi con una figura mentore, in un percorso pensato per favorire lo sviluppo di nuove opere e rafforzare il profilo professionale delle partecipanti.
Il progetto, sostenuto dal Fondo per la Cultura di Chanel, si inserisce in un impegno triennale che consente al museo brasiliano di investire in nuove voci dell’arte contemporanea, dando continuità alla sua funzione di spazio attivo nella produzione, oltre che nella conservazione e valorizzazione dell’arte.
Le beneficiarie avranno anche accesso alla rete internazionale Chanel Art Partners, che riunisce circa 40 istituzioni culturali in 15 paesi su cinque continenti. Un’infrastruttura che mira ad ampliare le opportunità di visibilità e collaborazione, estendendo l’impatto della residenza ben oltre i confini nazionali.
“Questo tipo di sostegno ci permette di costruire ponti tra il Brasile e il contesto artistico globale”, ha dichiarato Jochen Volz, direttore della Pinacoteca. “L’inserimento nella rete internazionale di Chanel offre occasioni di dialogo transnazionale e valorizza le voci artistiche dell’America Latina in una prospettiva più ampia”.
La prima artista coinvolta è Juliana dos Santos, che proprio questa settimana presenta la mostra Temporã negli spazi della Pinacoteca. Originaria di San Paolo, dos Santos ha avviato da tempo una ricerca focalizzata sulla percezione del colore e sull’uso di pigmenti di origine naturale, tra cui il blu estratto dal fiore Clitoria ternatea.
Per l’allestimento di Temporã, l’artista ha coinvolto il pubblico in laboratori collettivi tenutisi all’inizio di agosto, durante i quali sono stati utilizzati pigmenti ricavati da piante come pau-brasil, yerba mate e catuaba per realizzare composizioni su grandi tele. L’installazione riflette sul tempo come agente di trasformazione: i materiali continueranno a evolversi, ossidandosi e modificandosi anche dopo l’apertura della mostra. “L’opera segue il suo corso, con un esito non del tutto prevedibile”, spiega la curatrice Lorraine Mendes.
“Questa residenza mi ha dato la possibilità concreta di approfondire la mia ricerca, portandola su una scala e con un livello di libertà difficilmente raggiungibili in altri contesti”, ha dichiarato dos Santos. “È un’opportunità che nasce da una struttura solida e da un sostegno reale, ed è ciò che rende possibile questo tipo di sperimentazione”.
La collaborazione tra Chanel e la Pinacoteca intende essere non solo un progetto espositivo, ma un modello di supporto sostenibile alla creatività. “Questa prima edizione della residenza rappresenta bene il nostro obiettivo: promuovere un’arte innovativa, radicata nella cultura e capace di dialogare oltre i confini geografici”, ha affermato ancora Volz.













