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Open Society: il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti apre un’inchiesta

George Soros. Foto Olivier Hoslet/POOL/AFP tramite Getty Images
George Soros. Credits: Olivier Hoslet/POOL/AFP. Courtesy Getty Images
Questa settimana, i funzionari dell’amministrazione Trump hanno continuato a rivolgere accuse a George Soros, noto donatore dei Democratici. Ora il Dipartimento di Giustizia ha chiesto un’indagine su Open Society Foundations, la famosa organizzazione che sostiene artisti e iniziative culturali in tutto il mondo

Il Presidente ha più volte espresso la sua critica verso Soros e la sua famiglia. Su Truth Social, Trump ha accusato George e il figlio Alexander di “sostenere proteste violente e molto altro” in tutti gli Stati Uniti. In passato aveva chiesto che il miliardario 95enne e il figlio Alexander fossero incriminati secondo il RICO Act, legge federale contro le associazioni a delinquere.

Il vicepresidente JD Vance ha aggiunto che le Open Society Foundations, insieme alla Ford Foundation, stanno “minando le basi costruite dalla famiglia americana in oltre 250 anni”. Dopo l’omicidio di Charlie Kirk, Vance e Trump hanno nuovamente collegato Soros al finanziamento di manifestazioni di sinistra.

Le Open Society Foundations hanno assegnato regolarmente borse di studio da 100.000 dollari a artisti e curatori di fama internazionale, tra cui Firelei Báez, Yto Barrada, Nicholas Galanin, Cannupa Hanska Luger, Bouchra Khalili, Guadalupe Maravilla, Rouanne Abou-Rahme e Dalton Paula. Oltre alle borse di studio, le fondazioni finanziano anche organizzazioni e manifestazioni, tra cui la Biennale di San Paolo, recentemente inaugurata. Nel 2024 i finanziamenti totali hanno superato 1,2 miliardi di dollari, di cui 15 milioni destinati al recupero del patrimonio africano. Soros ha anche donato personalmente 25 milioni di dollari al Center for Curatorial Studies del Bard College, il principale programma del suo genere negli Stati Uniti. Melissa Schiff Soros, ex moglie di Robert Soros, fa parte del consiglio di amministrazione del centro.

Secondo il New York Times, il Dipartimento di Giustizia ha chiesto a diversi uffici dei procuratori di avviare indagini sulle Open Society Foundations, ipotizzando coinvolgimenti in “racket, incendi dolosi, frode telematica e sostegno materiale al terrorismo”. Un avvocato del Dipartimento ha citato ricerche del Capital Research Center, secondo cui le fondazioni avrebbero finanziato gruppi legati al terrorismo o alla violenza estremista, inclusi gruppi palestinesi per i diritti umani come Al-Haq.

Un portavoce delle fondazioni ha definito queste accuse “attacchi politicamente motivati alla società civile, volti a mettere a tacere opinioni contrarie all’amministrazione e a minare il diritto alla libertà di parola garantito dal Primo Emendamento”.

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