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Il senso nascosto della Pittura. Lluís Lleó alla Galleria Gracis

Lluis Lleo Pittore, Galleria Gracis, Milano, installation view, ph. Fabio Mantegna Lluis Lleo Pittore, Galleria Gracis, Milano, installation view, ph. Fabio Mantegna
Lluis Lleo Pittore, Galleria Gracis, Milano, installation view, ph. Fabio Mantegna
Lluis Lleo Pittore, Galleria Gracis, Milano, installation view, ph. Fabio Mantegna
Nella storica galleria milanese Lleó presenta 30 nuove opere nate dalla sua fascinazione per la tela di lino

Mi interessa tanto l’archeologia e la storia della pittura, e tutto il mio percorso artistico è intriso di questo. Dell’amore per i maestri italiani, come Piero della Francesca, Giotto, e lo studio degli affreschi delle chiese romaniche”. Così l’artista spagnolo Lluís Lleó introduce la sua opera, in occasione della sua prima mostra italiana alla Galleria Gracis di Milano. Fino al 15 novembre Lleó trasforma gli spazi della storica galleria in un dialogo vibrante tra materia, luce ed emozione, cifra distintiva del suo linguaggio pittorico.

La scelta di Lleó non è casuale: dopo la mostra dedicata ad Antoni Tàpies nel 2023, Gracis prosegue il suo percorso di approfondimento sull’arte catalana contemporanea. Non a caso, il critico Robert Hughes aveva già accostato i due artisti, sottolineando come, pur con linguaggi diversi, condividano l’attenzione alla materia e alla memoria culturale.

 

Lluis Lleo Pittore, Galleria Gracis, Milano, installation view, ph. Fabio Mantegna
Lluis Lleo Pittore, Galleria Gracis, Milano, installation view, ph. Fabio Mantegna

Nato a Barcellona nel 1961, Lleó è cresciuto in un ambiente familiare segnato dall’arte e dall’eredità romanica della Vall de Boí. Autodidatta, ha sviluppato uno stile che fonde pittura e scultura in quello che lui stesso definisce “organicismo pittorico spaziale”. L’amore per l’Italia – maturato nei primi viaggi degli anni ’90 – si intreccia con riferimenti alla tradizione classica e con suggestioni provenienti dalla scena americana, grazie al lungo soggiorno a New York. Qui il suo lavoro ha dialogato idealmente con figure come Rothko, Agnes Martin, Ellsworth Kelly e Jasper Johns.

 

Lluís Lleó, Vetro giallo, 2025, tecnica mista e vetro su tela di lino, 115 × 97 cm
Lluís Lleó, Vetro giallo, 2025, tecnica mista e vetro su tela di lino, 115 × 97 cm
La pittura del futuro

In mostra, negli spazi di Piazza Castello, 30 opere create dall’artista appositamente per la mostra milanese, nate dalla fascinazione di Lleó per la tela di lino. Sbocciata in seguito all’osservazione del Compianto sul Cristo morto di Andrea Mantegna, conservato alla Pinacoteca di Brera di Milano. E di una tela di Piero Dorazio esposta alla Galleria Gracis al primo sopralluogo dell’artista. Una tela che l’artista lascia nuda, intervenendo direttamente con la tempera, a riprova della continua riflessione di Lleó sull’arte rinascimentale italiana come lui stesso dichiara:

 

Lluis Lleo Pittore, Galleria Gracis, Milano, installation view, ph. Fabio Mantegna
Lluis Lleo Pittore, Galleria Gracis, Milano, installation view, ph. Fabio Mantegna

Questa mostra è nata dalla mia ultima visita qui a Milano”, ribadisce l’artista. “Le opere sono tempere su tela di lino, per questo hanno un effetto così opaco, mentre solo alcuni dettagli sono in olio. È un continuo gioco di osservazione della pittura antica, per approdare alla pittura moderna e ipotizzare la pittura del futuro”. La continua ricerca sulla materia di Lleó emerge anche nella serie di carte esposte in mostra, dove l’artista imbeve il foglio nella cera, una materia viva che concede all’artista colori e trasparenze naturali.

Lluís Lleó, Senza titolo, 2025, pittura su arenaria, 104 × 100 × 80 cm
Lluís Lleó, Senza titolo, 2025, pittura su arenaria, 104 × 100 × 80 cm
Le finestre

Questa mostra rappresenta proprio un ingresso nella mia pittura, per questo troviamo l’elemento ricorrente delle finestre”, confida ancora Lleó. “C’è infatti sempre un lato occulto nella pittura e nell’arte, un senso nascosto, così come tra gli esseri umani, c’è sempre qualcosa di celato. Quindi ciò che l’osservatore vede, non è per forza ciò che realmente è, ma sempre e solo una parte, e non tutti i diversi livelli che vi sono nascosti”.

 

Lluis Lleo Pittore, Galleria Gracis, Milano, installation view, ph. Fabio Mantegna
Lluis Lleo Pittore, Galleria Gracis, Milano, installation view, ph. Fabio Mantegna

La carriera internazionale di Lleó è iniziata nel 1988 con la sua prima personale a Barcellona ed è proseguita con esposizioni in gallerie e istituzioni di rilievo in tutto il mondo. Le sue opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private. Nel 2007 ha realizzato per Park Avenue a New York l’imponente installazione Morpho’s Nest in a Cadmium House, entrando in una ristretta cerchia di artisti che hanno avuto l’onore di esporre in quello spazio urbano, tra cui Keith Haring e Christo.

Lluís Lleó
PITTORE
Fino al 15 novembre 2025
Galleria Gracis
Piazza Castello 16, Milano
www.galleriagracis.com

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