Print Friendly and PDF

Quando la parola prende forma. Fabrizio Dusi in mostra a Brescia

Fabrizio Dusi, Le parole degli altri, La Galleria BPER Banca Brescia Fabrizio Dusi, Le parole degli altri, La Galleria BPER Banca Brescia
Fabrizio Dusi, Le parole degli altri, La Galleria BPER Banca Brescia
Fabrizio Dusi, Le parole degli altri, La Galleria BPER Banca Brescia
Fino all’11 gennaio 2026, Palazzo Martinengo di Villagana, sede di BPER a Brescia, presenta il progetto espositivo – articolato come un “discorso” – con dipinti, sculture e installazioni dell’artista Fabrizio Dusi

Ha aperto le porte al pubblico lo scorso 17 ottobre a Brescia, nei suggestivi spazi di Palazzo Martinengo di Villagana, sede di BPER, Fabrizio Dusi. Le parole degli altri. Una mostra che propone un percorso immersivo tra parola, materia, luce e relazione concepito da Fabrizio Dusi (Sondrio, 1974), artista concettuale la cui ricerca indaga i temi della comunicazione nella contemporaneità. Una comunicazione spesso fatta di difficoltà di ascolto e di dialogo, di mancanza di comprensione – e, di conseguenza, di compassione – reciproca.

Non a caso la mostra, a cura di Giorgia Ligasacchi e con la collaborazione di Ester Candido, viene costruita per mezzo delle tante forme che contraddistinguono la pratica di Dusi: scultura, pittura, installazioni al neon e materiali riflettenti, sono gli strumenti attraverso cui vengono indagate distanze e solidarietà, barriere e contatti mancati, solitudine e sostegno reciproco.

Fabrizio Dusi, Classic Family for La Galleria BPER Banca, 2023, installazione in ceramica smaltata e dipinta montata su base in legno sagomato, 60 x 30 cm cad. personaggio, diametro bolle 5 o 9 cm, Collezione BPER
Fabrizio Dusi, Classic Family for La Galleria BPER Banca, 2023, installazione in ceramica smaltata e dipinta montata su base in legno sagomato, 60 x 30 cm cad. personaggio, diametro bolle 5 o 9 cm, Collezione BPER

Fabrizio Dusi. Le parole degli altri si pone in continuità con la mostra in corso fino a febbraio 2026 nella sede de La Galleria BPER di Modena, Il tempo della scrittura. Immagini della conoscenza dal Rinascimento a oggi, a cura di Stefania De Vincentis (da un’idea di Francesca Cappelletti). Qui, a essere al centro dell’esposizione, è la parola scritta; mentre nella mostra di Dusi viene indagata la parola “parlata”. Questa viene analizzata attraverso due archetipi biblici e iconografici tra i più noti: la Torre di Babele e l’Annunciazione. La prima intesa come momento in cui i linguaggi si frammentano, diventando così incomprensibili e caotici; la seconda come rivelazione, consapevolezza, ascolto e possibilità di scelta.

Iconografie “classiche” che con Dusi diventano contemporanee attraverso l’utilizzo di materiali emblematici. Le coperte isotermiche, la ceramica, il legno, il neon: sono tutti elementi di un discorso visivo che mettono in luce fragilità e ambiguità del linguaggio.

Fabrizio Dusi. Le parole degli altri accoglie il visitatore con una installazione luminosa collocata sullo scalone d’onore di Palazzo Martinengo di Villagana. Si tratta di All that glitters is not gold, un invito ad andare oltre le apparenze, anche se dal luccicore abbagliante. Gli “inviti” rivolti dall’artista proseguono al secondo piano: qui, tra i dipinti della corporate collection di BPER, è esposto un quadro in cui una figura immersa nella folla indossa una maglietta con la scritta Ascoltami. Una richiesta di attenzione, di aiuto, di sentirsi capiti, in un mondo dotato di sempre più numerosi strumenti per esprimersi, ma presta sempre meno ascolto.

Fabrizio Dusi, Le parole degli altri, La Galleria BPER Banca Brescia
Fabrizio Dusi, It’s time to make a decision, 2025, installazione in ceramica rossa e oro applicata con calamite su struttura in ferro dipinta di blu appesa con chiodi, 100 x 100 cm, Courtesy l’artista

Ulteriore tappa del “discorso” espositivo – progettato dall’exhibit designer Andrea Isola – è la grande installazione in ceramica applicata su supporto in legno che rappresenta la folla di umanità alle prese con la costruzione della Torre di Babele, caotica e incapace di comunicare. Ma arriva il momento in cui qualcosa cambia: accettare la molteplicità linguistica è il primo passo per porre nuove basi per una comunicazione più consapevole. Questo concetto prende forma attraverso la rivisitazione il “topos” iconografico dell’Annunciazione, l’installazione in ceramica It’s time to make a decision, ispirata al saggio di Michela Murgia Ave Mary. E la chiesa inventò la donna. È la consapevolezza che spinge Maria a pronunciare il famoso “sì” nel momento dell’annuncio dell’Arcangelo Gabriele, a prendere la fatidica decisione da sola, senza ingerenze da parte maschile.

Commenta con Facebook