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An Archive of Possible Machines. Mattia Balsamini in mostra a Milano

WashRover (1984)
Il bucato che non teme terreni ostili. Con trazione integrale, ruote tassellate e scocca anti-vibrazione, raggiunge senza sforzo alpeggi, campeggi e giardini in pendenza. Prestazioni costanti fino a 40° di pendenza. Incluso ciclo speciale “fanghiglia”, per lavaggi senza compromessi.
Apre oggi, alla Cattedrale della Fabbrica del Vapore di Milano, la mostra “An Archive of Possible Machines – 80 anni di Candy: tecnologie visionarie dall’archivio”, di Mattia Balsamini, curata da Andrea Tinterri. Il progetto, patrocinio del Comune di Milano, è realizzato in occasione dell’80° anniversario dell’azienda Candy.

Mattia Balsamini esplora la storia dell’azienda lavorando su dieci opere: immagini sospese riaffiorate dall’archivio, spazi latenti mai realmente esplorati, che l’artista rielabora fino a generare un nuovo immaginario visivo e culturale. Lo strumento dell’ironia sembra percorrere l’intero progetto, Balsamini recupera l’atteggiamento surreale dell’artista e designer Jacques Carelman che, nel 1969, pubblicò il libro Catalogue d’objets introuvables et cependant indispensables (Catalogo d’oggetti introvabili). Un riferimento visivo e poetico che permette un approccio e un’interpretazione inedita dell’archivio, permettendo alla Storia una via di fuga, una nuova possibile rigenerazione.

Come sottolinea il curatore Andrea Tinterri “il lavoro di Mattia Balsamini ricerca e attiva quelle possibilità latenti che la storia del design custodisce; dieci opere in cui la fotografia si relaziona alla parola per farsi ipotesi pubblicitaria, dieci grandi manifesti di elettrodomestici visionari di un Novecento plausibile”.

Lava-Asciuga Press (1946)
La forza della tradizione, reinventata. Ispirata agli antichi sistemi di spremitura, utilizza due braccia prensili che avvolgono e comprimono con potenza centripeta. Un processo tanto efficiente quanto scenografico. Non adatta ai tessuti più delicati.

La mostra si presenta come un’unica installazione, concepita dall’artista insieme a Studio GISTO, che combina alcuni tra i prodotti iconici del marchio con materiali e oggetti recuperati direttamente dagli stabilimenti industriali dell’azienda. Scaffalature, private della loro funzione originaria, diventano parte integrante dell’allestimento, trasformandosi in elementi narrativi: un dispositivo espositivo che fa emergere l’eredità e la rende tangibile nello spazio della mostra. Ne risulta un carotaggio negli ottant’anni di Candy, un racconto che oscilla tra evocazione e speculazione visionaria, capace di attivare una memoria condivisa e una riflessione sul rapporto tra tecnologia, abitare e cultura.

Balsamini ricorda come il lavoro sia il risultato di un processo condiviso: “Ogni fase di questa serie fotografica è frutto di giudizio e mestiere, e intenzionalmente rievoca quella catena di menti — ingegneri, disegnatori, designer — che ha generato le macchine stesse. In un tempo di immagini infinite prodotte, ho cercato di attivare un percorso differente: un esperimento sul valore del processo, dell’autorialità condivisa e della costruzione lenta delle immagini”.

La mostra, ad ingresso gratuito, sarà visibile sino al 9 novembre, un’occasione per esplorare la poetica di uno degli artisti più significativi del panorama italiano.

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Informazioni utili

An Archive of Possible Machines. 80 anni di Candy: tecnologie visionarie dall’archivio
Fabbrica del Vapore, Milano
Dal 31 ottobre al 9 novembre 2025
Lun-Dom – h. 10:00-19:00
Opening: Venerdì 31 ottobre H15:00

A cura di Andrea Tinterri
Exhibition Design: Studio GISTO
Coordination and Communication: Cliniq Brand Surgery
Project Coordination: Impact Art Consulting

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