Dopo la mostra sul Guercino del 2011 e l’esposizione relativa a Simone Cantarini del 2012, fino al 29 settembre 2013 sarà Guido Reni l’offerta in più che i visitatori della Pinacoteca San Domenico troveranno in aggiunta alle opere che stabilmente la arricchiscono.
Come era avvenuto per l’esposizione del Guercino, quando era stato riportato a Fano uno dei dipinti asportati da San Pietro in Valle durante il periodo napoleonico, e cioè il San Giovanni alla Fonte conservato al Museo Fabre di Montpellier, anche questa volta il punto focale dell’avvenimento è il recupero, sia pure temporaneo, di un altro dipinto “estratto” dalla stessa chiesa alla fine del settecento (1797), La consegna delle Chiavi.
La rilevanza dell’occasione sta nella presenza di un’opera da subito considerata da tutti come uno dei più importanti capolavori del Reni. Inoltre alla Pinacoteca San Domenico saranno esposte anche l’Annunciazione, l’altra opera dipinta dal Reni per il vero e proprio scrigno barocco che è la Chiesa di San Pietro in Valle, (ora nella Pinacoteca Civica del Palazzo Malatestiano) e l’Annunciazione realizzata per Ascoli Piceno a ricordare la consistente attività del Pittore nelle Marche. Non è stato facile arrivare a questo risultato, ma con il supporto tecnico scientifico della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche, il Museo del Louvre – che partecipa solo ad iniziative internazionali di riconosciuto spessore culturale – ha accettato di prendere parte alla Mostra, che si avvale della collaborazione delle Amministrazioni comunali di Fano e di Ascoli Piceno. Per l’occasione verrà edito un catalogo dove figureranno saggi ed approfondimenti dei massimi esperti del settore, mentre i visitatori della mostra potranno seguire un percorso guidato delle presenze barocche della città.