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Gioielli di carta

Bodoni Principe dei tipografi nell’Europa dei Lumi e di Napoleone

Andrea Appiani – Ritratto di Bodoni

Parma, Biblioteca Palatina, Teatro Farnese, Galleria Nazionale
Dal 5 ottobre 2013 al 12 gennaio 2014

 

Verba volant. Scripta manent. Non c’è detto migliore che racchiuda in poche parole il ruolo fondamentale per tramandare la “memoria” che hanno i libri. Non sono sempre stati come li conosciamo oggi. Nell’antichità non venivano sfogliati, ma arrotolati. Non c’erano pagine da voltare, ma rotoli da scorrere. È solo nell’età tardo antica che i libri cominciano a venire “assemblati” e a prendere la forma che hanno oggi. I “codici”  vengono realizzati con fogli in pergamena, papiro o carta cuciti fra loro. La diffusione capillare arriva solo con i libri a stampa. E così si chiude l’epoca dei capolavori dei libri manoscritti e codici miniati, realizzati da instancabili copisti nei monasteri di tutta Europa.

La mostra che si aprirà a Parma il prossimo 5 ottobre è dedicata a uno dei più importanti tipografi al mondo, Giambattista Bodoni. L’esposizione parmense fa parte delle celebrazioni per il bicentenario della sua morte (1813/2013). Sarà una grande mostra e si svilupperà in tre sedi: la Galleria Nazionale, il Teatro Farnese e la Biblioteca Palatina. Di quest’ultima è stato direttore dal 2008 al 2012 Andrea De Pasquale, l’ideatore dell’esposizione in arrivo, che vuole raccontare la grande storia di questo tipografo e artista. Bodoni segnò infatti uno stile e fu una vera e propria stella, conteso dalle principali corti europee. Non a caso si parla di “mito bodoniano”. La sua fu una rivoluzione. Così scrive lui stesso: “…la serie delle edizioni da me eseguite negli anni scorsi è stata come una scossa elettrica che ha fatto andare in disuso le vecchie consuetudini tipografiche e che ha introdotto una nuova armonia nella semplice e maestosa formazione de’ frontespizi ed una migliore e più vaga proporzione nelle pagine […] ”. Modernità è la parola che descrive al meglio le sue opere, intesa come sinonimo di  semplicità e grazia che dona – per esempio –  ai frontespizi, privati di tutti i fronzoli  e di tutto ciò che è superfluo. Bodoni è uno stampatore di lusso. Utilizza materiali ricercati, come la seta. E la carta deve essere così bianca da far risaltare i caratteri neri come se fossero incisi sul marmo, una reminiscenza delle tante epigrafi sparse per la città che lo colpirono durante il periodo delle sua giovinezza trascorso a Roma.

Cassette di punzoni bodoniani. Parma, Museo Bodoniano

L’allestimento è stato affidato alle sapienti mani di Pier Luigi Pizzi, noto regista teatrale, scenografo e costumista che ha cercato di rendere chiaro cosa sia l’arte del tipografo e l’ossessione per l’armonia e l’eleganza insita in Bodoni.

In mostra non vi saranno solamente i suoi splendidi volumi (tra l’altro vere e proprio opere d’arte da guardare, da possedere, da ammirare più che da leggere), ma anche tutte le testimonianze dell’intero processo di realizzazione. I “ferri del mestiere” potremmo dire. È proprio grazie a questi, ai caratteri,  che un libro può essere definito “bello”. Come lui stesso scrive nel suo manuale, i quattro capisaldi sono la regolarità, la nettezza, il buon gusto e la grazia.

Giuseppe Baldrighi, La famiglia di don Filippo di Borbone, 1756 circa. Parma, Galleria Nazionale

L’esposizione propone anche una sezione che cercherà di spiegare al meglio Bodoni e gli ambienti culturali e le corti in cui operò. Questo tramite vedute e ritratti dei personaggi dell’epoca, realizzati da grandi artisti del calibro di Goya, Mengs, Appiani e Canova. (“Bodoni e gli ambienti culturali e le corti” alla Galleria Nazionale e  Teatro Farnese)

Dunque appuntamento a Parma tra una decina di giorni. Nel frattempo, si può visitare il sito della mostra per arrivare preparati: www.mostrabodoni.it

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INFORMAZIONI UTILI:

Bodoni. Principe dei tipografi nell’Europa dei Lumi e di Napoleone
Parma, Biblioteca Palatina, Teatro Farnese e Galleria Nazionale
Palazzo della Pilotta, Strada alla Pilotta, 3
5 ottobre 2013 – 12 gennaio 2014
Inaugurazione 4 ottobre 2013

Orari:
Dal martedì alla domenica 9,00 – 18,00
Domenica ultimo ingresso dalla Biblioteca Palatina ore 16,30
Chiuso il lunedì
Curatore: Andrea De Pasquale
Organizzatori
Fondazione Museo Bodoniano, Biblioteca Palatina di Parma, Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Parma e Piacenza, Fondazione Cariparma.

Progetto allestimento:
Pier Luigi Pizzi

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