Oltre 3.700 spettatori durante i cinque giorni di programmazione nelle sale dell’Odeon per i 25 film tra documentari e film d’artista, di cui 16 anteprime italiane, attentamente selezionati tra la migliore produzione internazionale recente; oltre 1.000 presenze per gli incontri con gli artisti Adrian Paci, Simon Starling e Deimantas Narkevicius nell’Aula Magna del Rettorato, nella Sala Minerva dell’Accademia di Belle Artie, al Museo Marino Marini e per i 3 giorni di proiezioni del film-omaggio a Sol Lewitt al Centro Pecci di Prato.
Seguitissimo lo SCREENING PROGRAM dei 12 giovani artisti di VISIO, a cura di Leonardo Bigazzi, ospitato nelle sale espositive di Villa Romana dal 12 al 17 novembre. Lo Schermo dell’arte Film Festival, diretto da Silvia Lucchesi, si è è riconfermato un importante punto di riferimento, di aggregazione, di discussione e di scambio di idee non solo per gli artisti che hanno presentato le loro opere e tenute le lecture, non solo per i registi che hanno presentato i loro documentari ma anche per curatori e artisti del mondo dell’arte internazionale che hanno partecipato con grande interesse alla programmazione in sala e ai vari momenti di incontro. Tra questi l’artista giapponese Hiroshi Sugimoto che ha annunciato che riprenderá la sua serie Theaters dedicata ai cinema storici interrotta 15 anni fa, grazie all’invito de Lo schermo dell’arte che gli ha permesso di conoscere il teatro dell’Odeon, splendido esempio di architettura artnouveau.
Tra gli altri ospiti, l’artista britannico Simon Starling che ha presentato Black Drops, Adrian Paci The colum, lo scultore e film maker lituano Deimantas Narkevicius attualmente con una mostra al Museo Marino Marini, protagonista del Focus On del Festival.
L’affascinante e delicata artista iraniana Mitra Farahani che ha portato il suo bellissimo film Fifi Howls From Happiness dedicato allo scultore e pittore iraniano Bahman Mohassess, il regista inglese Alastair Siddons che ha presentato Inside Out: The People’s Art Project il racconto del progetto dello street artist e fotografo JR, le artiste inglesi Jane e Louise Wilson con Toxic Camera, un’opera sul disastro di Chernobyl.
Maria Lind, direttore del Centro per l’Arte Contemporanea Tensta Konsthall di Stoccolma, Adam Budak, curatore indipendente e curatore del padiglione dell’Estonia alla 55° Biennale di Venezia 2013, che hanno tenuto due seminari molto seguiti e di altissimo livello al VISIO – European Workshop on Artists’ Moving Images a cui hanno partecipato 12 fra i più interessanti artisti nel campo internazionale che usano le immagini in movimento come espressione della loro arte.
Tra gli altri partecipanti Barbara Casavecchia, Giovanna Silva, Filipa Ramos, Andrea Lissone, Alberto Salvadori, Andrea Viliani, Franziska Nori. Sono stati annunciati i vincitori della IV edizione del Premio internazionale Lo schermo dell’Arte, i portoghesi Mariana Calò e Francisco Queimadela che riceveranno un riconoscimento di 10.000 euro per la produzione di The Mesh and the Circle, un progetto video inedito che sarà presentato durante l’edizione del festival del 2014.
Inoltre, è stato presentato in anteprima mondiale il film vincitore della terza edizione del Premio 2012: Mastequoia Op.09-013 di Carlo Gabriele Tribbioli, Giacomo Sponzilli e Gabriele Silli.
La sigla della VI edizione è stata realizzata dall’artista toscano Paolo Meoni in collaborazione con Emanuele Becheri al sax. Lo Schermo dell’arte Film Festival 2013 è incluso nella rassegna “50 giorni di cinema internazionale a Firenze” organizzata da Fondazione Sistema Toscana.