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Siria Splendore e Dramma. Dalla cultura un appello alla pace siglato da Ennio Morricone

Siria Splendore e Dramma
Calco dalla colonna di Traiano, II d.C.
Siria Splendore e Dramma. Dalla cultura un appello alla pace siglato da Ennio Morricone

20 giugno – 31 agosto 2014, Roma, Palazzo Venezia

La Campagna Internazionale per la salvezza del patrimonio culturale siriano prende avvio, a Roma, con questa mostra, patrocinata dall’UNESCO e realizzata grazie alla sinergia tra l‘Associazione Priorità Cultura, presieduta da Francesco Rutelli, la Missione Archeologica Italiana in Siria (Università La Sapienza di Roma) diretta dal prof. Paolo Matthiae (scopritore dell’antica città di Ebla con il suo ricco archivio di tavolette d’argilla) e l’Institute for Cultural Diplomacy di Berlino.

Busto femminile, Museo Nazionale d'Arte Orientale, III d.C.
Busto femminile, Museo Nazionale d’Arte Orientale, III secolo d.C.

 

Gli obiettivi della campagna sono stati illustrati in occasione della sua presentazione: un’opera di sensibilizzazione a livello internazionale, oltre che nei confronti del dramma umano (più di 160.000 morti e milioni di profughi), anche nei confronti del patrimonio archeologico e culturale siriano che, già danneggiato e fortemente compromesso, rischia di essere distrutto irreparabilmente, con grave perdita per il mondo intero.

Aleppo  Siria Splendore e Dramma
Aleppo 7.000 anni di storia. In questa immagine il souq, patrimonio dell’Unesco dal 1986, una delle tappe più importanti dell’antica Via della Seta, è stato distrutto dalle fiamme.

 

Il primo obiettivo dell’iniziativa è la smilitarizzazione d’importanti aree archeologiche: Aleppo (con il Suq e la cittadella degli Ummayadi), Bosra, Apamea, la cittadella di Qalaat el-Mudiq, Ebla e San Simeone.

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Tra le vittime del conflitto anche il minareto di Aleppo, gioiello dell’Unesco che aveva resistito quasi dieci secoli

 

L’impresa, benché ardua, ha già un precedente con il Krak dei Cavalieri, in precedenza era stato occupato dai militari mentre ora è stato abbandonato dalle forze armate.

Il prof. Matthiae ha evidenziato i segnali incoraggianti: i quattro paesi di frontiera – Turchia, Iraq, Libano e Giordania – stanno collaborando per impedire il traffico illecito di opere d’arte e per restituire alla Siria quelle trafugate; a Parigi si è aperto un dialogo, tra il Direttore Generale delle Antichità e dei Musei di Damasco e il vice Ministro della cultura del governo ombra di una delle opposizioni all’attuale regime, proprio per difendere il patrimonio culturale del loro paese.

Siria Splendore e Dramma
Frammento di rilievo con testa di sacerdote, da Palmira, Fondazione Santarelli, III secolo d.C.

Il pericolo maggiore è costituito dalla presenza, in territorio siriano, di milizie che non hanno nulla a che fare con il popolo siriano e che non hanno nessuna consapevolezza dell’eredità della cultura siriana. Si rende, quindi, indispensabile monitorare i siti archeologici e incrementare un servizio di guardiania per evitare gli scavi clandestini.

Siria Splendore e Dramma
Pannelli alla mostra “Siria Splendore e Dramma”

Di tali necessità sono a conoscenza ambedue le parti in conflitto, quelle più centrali e affidabili politicamente, ed è importante che il punto di riferimento continuino ad essere le istituzioni siriane, sotto qualunque tipo di governo.

Si tratta di un richiamo forte ai politici e alla comunità internazionale – secondo quanto indicato dalla Convenzione dell’Aja per la protezione dei beni culturali (1954) – affinché venga preservato e restituito al popolo siriano il loro patrimonio culturale nella sua integrità, anche per garantire alla popolazione di poter riavviare l’economia una volta finita la guerra.

Siria Splendore e Dramma
Allestimento alla mostra “Siria Splendore e Dramma”

Questa mostra, che sarà ospitata in altre capitali europee, è singolare sotto diversi aspetti: documentazione, denuncia e speranza.

Si avvale di un allestimento suggestivo, che visualizza l’unicità dei siti siriani, e di un coinvolgente video shock, arricchito dall’emozionante colonna sonora donata dal premio Oscar Ennio Morricone, che trasforma il visitatore in ‘testimone’ dello scempio distruttivo degli attacchi militari.

Le opere in mostra, non molte e altre presenti in foto, sono sufficienti a rappresentare la grandezza di una cultura millenaria, tanto importante anche per la nostra civiltà.

Basta soffermarsi davanti al calco di una parte della Colonna Traiana per vedervi raffigurato il grande ponte sul Danubio, che permise alle legioni romane di conquistare la Dacia, costruito dall’architetto Apollodoro di Damasco (attivo nel II sec. d.C.), prescelto dall’imperatore Traiano per molte costruzioni civili e militari.

Calco dalla colonna di Traiano, II d.C.  Siria Splendore e Dramma
Calco dalla colonna di Traiano, II d.C.

L’organizzazione della mostra è stata affidata alla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma e il catalogo costituisce un prezioso strumento per la ricostruzione storica della millenaria cultura siriana.

Il Ministro Dario Franceschini Insieme a Francesco Rutelli
Il Ministro Dario Franceschini Insieme a Francesco Rutelli all’inaugurazione della mostra “Siria Splendore e Dramma” Photo © Gabriel Stabinger

 

Siria Splendore e Dramma


INFORMAZIONI UTILI

Siria Splendore e Dramma
20 giugno – 31 agosto 2014
Museo Nazionale del Palazzo di Venezia – Sala Altoviti
Via del Plebiscito,118 Roma
ORARI Martedì/domenica 10 – 19 (Chiuso lunedì) La biglietteria chiude alle 18
tel. + 39 06 69994388 e  +39 06 6780131
Email: sspsae-rm.mpv@beniculturali.it
Ingresso libero

 

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