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La fortuna dei Primitivi. Tesori d’arte dalle collezioni italiane fra Sette e Ottocento

 

Antonello da Messina  (Messina, 1430 ca. - 1479) Cristo in pietà sorretto dagli angeli 1475 ca. tavola  Venezia, Museo Correr
Antonello da Messina – Cristo in pietà sorretto dagli angeli, 1475 ca.

Galleria dell’Accademia, Firenze – 24 giugno – 8 dicembre 2014

Si intitola “La fortuna dei Primitivi” la seconda mostra organizzata dalla Galleria dell’Accademia nell’ambito di Firenze 2014 / Un anno ad arte ed è dedicata alla nascita del collezionismo d’arte dei cosiddetti artisti “Primitivi“.

La mostra coincide con i cinquanta anni dalla pubblicazione del libro di Giovanni Previtali “La fortuna dei Primitivi”, titolo che è stato ripreso anche  per la mostra, perchè fu proprio Previtali a tracciare per primo la storia della rinascita dell’interesse, anche collezionistico, verso quei pittori definiti ‘primitivi’ perchè avevano preceduto i grandi maestri come Michelangelo e Raffaello.

Secondo lo schema definito dal Vasari erano questi maestri i punti di riferimento.

Nel suo libro Previtali, affronta il fenomeno culturale, ricercandone le motivazioni ed elencando una grande quantità di collezionisti che riteneva esserne stati parte fondamentale.

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Beato Angelico – Madonna dell’Umiltà e Santi, 1428-1430

E’ proprio a questi collezionisti e alle opere da loro raccolte che è dedicata la mostra, una sorta di prima assoluta perchè per la prima volta si dà rilievo a queste figure e soprattutto si recuperano grandi artisti definiti per semplicità Primitivi.

I collezionisti raccolti nella mostra della Galleria dell’Accademia, sono una quarantina, in una panoramica che illustra bene la diffusione italiana del fenomeno, da nord a sud, con opere anche di grandissimo valore che provengono da collezioni che vanno dalla metà del Settecento fino al primo ventennio dell’Ottocento.

La scelta è stata motivata dal fatto che il collezionismo di opere appartenenti alla tardo antichità cristiana, al Medioevo e al primo Rinascimento ebbe inizio proprio in questo periodo mentre fu solo successivamente, dopo il governo napoleonico e le sue razzie, che il mercato fu invaso di opere d’arte disponibili. Il collezionismo dunque si trasformò notevolmente diventando prassi consolidata nell’acquisizione di collezioni da parte di Istituzioni e Musei.

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Piermatteo Lauro de’ Manfredi da Amelia – Santa Maria Maddalena, 1481

Il percorso della mostra La fortuna dei Primitivi, è suddiviso in sezioni ognuna individuata dall’indicazione del collezionista a cui sono appartenute. Anche l’allestimento ha cercato di ricreare il contesto originale in cui venivano conservate le opere: le dimore private, le nicchie e le stanze.

Come ha voluto sottolineare Angelo Tartuferi Direttore della Galleria dell’Accademia oltre che curatore dell’esposizione ” la mostra vuole documentare il gusto collezionistico di una folta schiera di personaggi assai diversi tra loro per cultura ed estrazione sociale, accomunati da un insopprimibile anelito ad accaparrarsi i dipinti, le sculture, gli oggetti di arte suntuaria e le miniature delle epoche anteriori all’avvento della maniera moderna di Raffaello e Michelangelo.”

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Cosmè Tura – San Nicola di Bari, 1484 ca

Nel catalogo sono indicati anche i musei che hanno messo a disposizione le opere e la breve storia di come sono finite presso di loro. Per la maggior parte sono Musei italiani ma ci sono anche musei europei e americani dal National Gallery di Washington, al Louvre, dalla National Gallery di Londra al Musée des Beaux di Ajaccio.

La fortuna dei Primitivi, a cura di Angelo Tartuferi e Gianluca Tormen, come il catalogo edito da Giunti, è promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, la Galleria dell’Accademia, la Biblioteca Medicea Laurenziana, Firenze Musei e l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

INFORMAZIONI UTILI
La fortuna dei Primitivi
Tesori d’arte dalle collezioni italiane fra Sette e Ottocento

Sede espositiva
Galleria dell’Accademia
Periodo della mostra
24 giugno – 8 dicembre 2014

Prezzo biglietto
Intero: € 11.00; ridotto: € 5.50 per i cittadini dell’U.E. tra i 18 ed i 25 anni
Gratuità del biglietto per i minori di 18anni e per i cittadini dell’U.E. sopra i 65 anni

Orario
Martedì – domenica ore 8.15 – 18.50; la biglietteria chiude alle 18.05
Chiuso il lunedì

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