Principi, artisti, filosofi, letterati, dame. Van Dyck, straordinario interprete della vita di corte, a Torino
«Van Dyck rende slanciate le figure che Rubens faceva troppo tozze; vi mette meno muscoli, meno rilievo, meno ossa e sangue»: questo il giudizio che di Antoon Van Dyck forniva, nel 1877, Eugène Fromentin nel suo Les Maîtres d’autrefois, saggio di vasta fortuna e, per molti d’allora, sorta di…
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