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La “contemplazione” sta alla base del lavoro di uno scultore e ne determina in larga parte le scelte formali. Ne abbiamo parlato con Reinhard Pfingst in questa ventiquattresima puntata di progetto (s)cultura
LeggiPer Teo Martino, giovane promessa della scultura italiana, la nostra arte abbisogna di un nuovo Rinascimento. E ha tutte le carte in regola per attuarlo. Ne parliamo in questa ventitreesima puntata di Progetto (s)cultura
LeggiTutto è già scritto, e la storia è una finzione. Ne parliamo con Emanuele Stifano, in questa XXII puntata di Progetto (s)cultura
LeggiPer Marco Maschio, giovane promessa dell’arte italiana, “la tecnica non deve essere al servizio dell’idea, ma l’una deve fondersi nell’altra per divenire un tutt’uno”. Ne abbiamo discusso in questa ventunesima puntata di Progetto (s)cultura
LeggiIl futuro, per Massimiliano Pelletti, si inoltra dal passato. Ne abbiamo parlato in questa ventesima puntata di Progetto (s)cultura
Leggi“La deformazione è l’unica estetica possibile nel mondo di oggi”. Di questo, e di altro, abbiamo parlato con Matteo Peducci, fondatore di Affiliati, nella XX puntata di Progetto (s)cultura
LeggiQuale confine tra arte e artigianato? Di questo, e di altro, abbiamo discusso con Emanuele Scuotto, artista campano che, con un passato di figurinaio, ha intrapreso da pochi anni un sorprendente percorso di artista contemporaneo.
LeggiDa sempre evolvendosi le arti si copiano: Fabio Ricciardiello alterna indifferentemente e con reciproco vantaggio scultura e fotografia
LeggiIl dialogo millenario dell’uomo con se stesso in relazione alla memoria, al paesaggio, alla ciclicità del tempo, alla tecnologia. Ne abbiamo parlato con Giacomo Rizzo in questa quindicesima puntata di Progetto (s)cultura
LeggiAnche l’errore può diventare occasione creativa. Ma a patto di conoscere il mestiere. Ne abbiamo discusso con lo scultore Fulvio Merolli
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Enzo Ragazzini. Aspettando Godot
Roma |