VEDERE
UNO SGUARDO INFINITO
Mostre, installazioni, conferenze, incontri, workshop, proiezioni, spettacoli.
Le giornate inaugurali (2 – 4 maggio 2014) aprono la nona edizione di Fotografia Europea, dedicata alla “visione”: dalla lezione di Luigi Ghirri alla moderna società dell’immagine
Le mostre proseguono fino a domenica 15 giugno
Con le giornate inaugurali, dal 2 al 4 maggio 2014, prende il via la nona edizione di Fotografia Europea. Promosso dal Comune di Reggio Emilia e ormai punto di riferimento nel panorama nazionale e internazionale delle manifestazioni dedicate alla fotografia, quest’anno il festival propone come filo conduttore la riflessione sullo sguardo, prendendo spunto dalla lezione del maestro Luigi Ghirri e sviluppandosi attraverso un articolato programma di mostre e installazioni.
Le immagini di Ghirri hanno fatto scuola: suddivise in Icone, Paesaggi e Architetture vengono ora raccolte e presentate in una eccezionale retrospettiva ai Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia. Trecento scatti che testimoniano la forza e l’attualità del suo Pensare per immagini (titolo della mostra) e una ricca selezione di cartoline, libri, riviste e dischi che ne ricordano il ruolo di illuminato animatore culturale degli anni Settanta e Ottanta del Novecento.
L’esposizione dedicata all’artista emiliano, scomparso nel 1992, è il faro della nona edizione del festival: la luce che accende e guida un percorso di ricerca nel quale le immagini non si limitano a provocare dei pensieri, ma li evidenziano in tutta la loro autonomia. Al pubblico di Fotografia Europea viene offerta la possibilità di affrontare questo cammino seguendo un ventaglio di possibili focus tematici: dall’approfondimento sul ruolo del libro fotografico (le mostre Senza meta. Il libro come pensiero fotografico e Divine Violence di Adam Broomberg e Oliver Chanarin) al dipanarsi dell’elemento surrealista nella fotografia (Illusionismo surreale sulle cartoline fotografiche del primo Novecento, la personale dedicata alla fotografa di moda francese Sarah Moon, gli sguardi alternativi di Silvia Camporesi, Paolo Simonazzi e Andrea Ferrari), dalle esposizioni focalizzate sulla visione del presente e nel presente (Simone Bergantini e Massimiliano Tommaso Rezza) per arrivare al tema della perdita del progetto Speciale Diciottoventicinque.
Quest’anno la manifestazione si caratterizza per la partecipazione di Magnum Photos, la famosa agenzia fotografica internazionale, protagonista di una serie di iniziative come la grande retrospettiva, presentata per la prima volta a Reggio Emilia in occasione di Fotografia Europea, di Herbert List, comprendente un centinaio di opere provenienti da Herbert List Estate e la mostra collettiva No Place Like Home, in cui otto fotografi contemporanei della Magnum si confrontano con il tema dell’abitare. Alcuni dei fotografi presenti in mostra saranno protagonisti dei workshop che si terranno durante le giornate inaugurali.
Arricchiscono la proposta espositiva del festival l’affascinante ritratto – tra immagine e musica – del percorso artistico dei CCCPFedeli alla linea e della loro “soubrette” Annarella, la personale dedicata a Erich Lessing su fotografia e industria (a cura del MAST di Bologna) e una selezione di opere dei fotografi che dal 2006 hanno partecipato a Fotografia Europea dando vita alla Collezione, conservata nella Fototeca della Biblioteca Panizzi.
Come sempre, le giornate inaugurali accompagnano il vernissage delle mostre con una serie di incontri, conferenze, workshop, visite guidate alle esposizioni, book signing e spettacoli, in cui gli artisti, i curatori e altri protagonisti del mondo della fotografia, della cultura e dell’arte si confrontano con il pubblico. Ad animare Piazza San Prospero venerdì 2 maggio sarà la Giovane Fotografia Italiana#03 con una proiezione di immagini dagli archivi GAI accompagnate dal dj set di Daniele Baldelli, il precursore dei dj italiani. La mattina di sabato 3 maggio sarà invece caratterizzata dalla tavola rotonda “Come si inquadrano le immagini. Riflessioni sulla cornice”, protagonisti i filosofi Armando Massarenti e Maurizio Ferraris, in dialogo con il curatore Riccardo Panattoni (ore 11, Musei Civici Palazzo San Francesco). Nel pomeriggio (ore 16, Musei Civici Palazzo San Francesco) l’incontro “Alchimie. Il mondo parallelo di Sarah Moon” con la fotografa Sarah Moon e la curatrice Laura Serani coinvolgerà la giornalista e photo editor Giovanna Calvenzi e Olga Sviblova direttrice MAMM – Multimedia Art Museum Moscow. Alle ore 18 invece in occasione della conferenza “Una divina violenza” il curatore Walter Guadagnini e Oliver Chanarin dialogheranno della mostra di Adam Broomberg&Oliver Chanarin legata al tema del conflitto. Alle ore 22, nell’area del Parcheggio ACI di via Secchi, concerto dei Marta sui Tubi, band storica dell’underground rock italiano, applaudita nel 2013 sul palco del Festival di Sanremo. Le conferenze proseguono domenica 4 maggio, a partire dalle ore 10 con l’appuntamento “Sfogliare. Il libro fotografico” con il curatore Elio Grazioli e i fotografi Valeria Accili, Carlos Cancela Pinto, Piergiorgio Casotti, Amaury Da Cunha, Stefano Graziani, Edward Newton e Eva Vermandel. Alle ore 12 si prosegue con “Collezionare fotografie nell’età post-fotografica”: Walter Guadagnini storico della fotografia e curatore della Collezione Unicredit di arte contemporanea dialoga con Urs Stahel, direttore della Collezione MAST di Bologna e con Margit Zuckriegl direttrice della Collezione Nazionale di Fotografia Museum der Moderne Rupertinum di Salisburgo e Collezione Fotografis di Bank Austria. Alle 16, ai Musei Civici Palazzo San Francesco, in occasione della conferenza “La fotografia per la memoria. Gli archivi fotografici patrimonio della contemporaneità” la giornalista e photo editor Giovanna Calvenzi dialogherà con la responsabile della Fototeca Biblioteca Panizzi Laura Gasparini e la storica della fotografia Maria Antonella Pelizzari coordinate dalla giornalista e photo editor Renata Ferri (in collaborazione con Premio Tempo Ritrovato. Fotografie da non perdere che propone a Reggio Emilia la mostra Archivio Federico Garolla vincitore della prima edizione del premio). Il libro Annarella Benemerita Soubrette CCCP Fedeli alla Linea (Quodlibet, 2014) sarà al centro dell’incontro con gli autori Annarella Giudici, Giovanni Lindo Ferretti e Rossana Tagliati, lo scrittore e critico letterario Marco Belpoliti e lo psichiatra e scrittore Benedetto Valdesalici (ore 18, Spazio Gerra). Alle ore 20 ai Musei Civici è in programma la presentazione del libro Cose ritrovate (Marsilio, 2014) con il fotografo Paolo Simonazzi, lo scrittore Ermanno Cavazzoni, lo storico e critico della fotografia Denis Curti e l’attore Ivano Marescotti, coordinati dal direttore dell’Agenzia informazione e comunicazione della Regione Emilia Romagna Roberto Franchini.
La scelta della location per molte conferenze ha un significato particolare. Uno dei momenti speciali di Fotografia Europea 2014 sarà infatti l’inaugurazione del Palazzo dei Musei, oggetto di un intervento di ristrutturazione firmato dall’architetto Italo Rota, che mette in dialogo le collezioni storiche con i nuovi linguaggi e temi della contemporaneità. In occasione dell’inaugurazione dei nuovi allestimenti della sede museale verrà esposta l’opera “Alfabeto” di Claudio Parmigiani, creata dall’artista nel 1973 con la collaborazione di Luigi Ghirri che scattò le 21 diapositive che ne costituiscono il corpus fotografico. L’opera trae spunto proprio dalle collezioni dei Musei Civici di Reggio Emilia per creare un cosmo-museo, un alfabeto visivo per gli occhi. Nei suoi lavori sono presenti immagini della storia dell’arte ben lontane dal concetto di citazione; perché a Parmiggiani interessa “il frammento inteso come reliquia, come emblema, come lettera di alfabeti perduti e parola sottratte alla distruzione.” Il weekend delle giornate inaugurali coinvolgerà comunque l’intero territorio di Reggio Emilia e della provincia, anche attraverso gli appuntamenti del circuito Off, il programma alternativo di mostre, progetti e installazioni. Tra le tante iniziative ormai consolidate del festival, si rinnovano nel 2014 il progetto Giovane Fotografia Italiana#03 (curato da Daniele De Luigi in collaborazione con GAI – Associazione Circuito Giovani Artisti Italiani e Circulation(s) Festival de la Jeune Photographie Européenne al Teatro Valli), le letture internazionali di Portfolio Europa (curate da Gigliola Foschi alla Biblioteca Panizzi).
Sono confermate anche tutte le storiche location cittadine del Festival: Chiostri di San Pietro, Chiostri di San Domenico, Palazzo Casotti, Galleria Parmeggiani, Spazio Gerra, Sinagoga, Musei Civici, Biblioteca Panizzi.
Fotografia Europea è organizzata dal Comune di Reggio Emilia con l’apporto di numerosi curatori. Oltre alle partecipazioni di Elio Grazioli, Walter Guadagnini, Marinella Paderni, Laura Serani, quest’anno si aggiungono Denis Curti, Peer-Olaf Richter, Harri Kalha, Laura Gasparini, Francesca Fabiani, Giuliano Sergio, Daniele De Luigi, Urs Stahel, 3/3 (Chiara Capodici e Fiorenza Pinna) Francesco Zanot.
LUIGI GHIRRI. PENSARE PER IMMAGINI
Trecento scatti, menabò, libri, cartoline, copertine di dischi, riviste. Pensare per immagini offre il ritratto a 360 gradi di una delle figure fondamentali della fotografia internazionale del secondo Novecento: Luigi Ghirri. Nata in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia e la Biblioteca Panizzi, presentata nel 2013 al Maxxi di Roma e curata da Francesca Fabiani, Laura Gasparini e Giuliano Sergio, la mostra approda a Fotografia Europea nella cornice dei Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia. È suddivisa in tre sezioni tematiche (Icone, Paesaggi, Architetture) che permettono di ripercorrere le fasi della ricerca artistica di Ghirri, i luoghi e le storie da lui immortalate, spesso lungo l’amata via Emilia (l’artista nacque a Scandiano nel 1943 e morì a Reggio Emilia nel 1992). Basata sui due nuclei più importanti dell’archivio Ghirri, quello della Biblioteca Panizzi (che per volontà dello stesso artista conserva il patrimonio fotografico di oltre 150.000 tra negativi e diapositive) e quello dei vintage prints conservati nella casa di Roncocesi, Pensare per immagini non solo proietta la forza di uno sguardo che riuscì ad anticipare e affrontare temi cari alla contemporaneità, come il rapporto con la società dell’immagine o la dialettica tra visione e percezione, ma testimonia la complessità, la ricchezza e la statura artistica della figura di Ghirri: il suo lavoro di editore e curatore, la sua passione di critico e collezionista, la missione di animatore culturale condotta – a partire dagli anni Settanta – attraverso il costante dialogo con artisti concettuali, architetti, scrittori e musicisti (in particolare, CCCP e Lucio Dalla). In un’epoca in cui la società sembra essere quasi sopraffatta dalla tecnologia e dall’abbondanza di contenuti informativi dal basso significato, Pensare per immagini aiuta a recuperare il valore di un’attività unica, in grado di lasciare segni tangibili ancora evidenti e influenti oltre vent’anni dopo la scomparsa dell’artista.
IL LIBRO FOTOGRAFICO: DALLA BIBBIA AI GIORNI NOSTRI
Strumento simbolico del pensare per immagini e mezzo democratico caro all’editoria indipendente e al self publishing, il libro fotografico è il tema attorno cui si muovono due importanti mostre di Fotografia Europea 2014. Allestita nei Chiostri di San Pietro e curata da Elio Grazioli, Senza meta. Il libro come pensiero fotografico propone sessanta volumi d’autore in cui fotografi come Wolfgang Tillmans e Juergen Teller, Annelies Štrba e Ola Rindal, Joan Fontcuberta e Armin Linke, Mark Borthwick e Cristina de Middel utilizzano la forma del libro per indagare e mettere in atto il pensiero visivo. Non cataloghi o raccolte, ma “collezioni” che si costruiscono di mano in mano – per accostamenti e salti, spostamenti e intervalli, dinamiche e attenzioni – riproponendo l’idea del libro come luogo ideale di deposito del pensiero fotografico (come è stato nella storia, quando i più grandi fotografi non “esponevano” le loro opere ma ambivano a pubblicarle in volumi).
Curata da Walter Guadagnini e presentata in anteprima mondiale nei Chiostri di San Domenico, anche Divine Violence di Adam Broomberg&Oliver Chanarin prende spunto da un libro: The Holy Bible, ultimo progetto della coppia di artisti, innovativo incontro tra il testo sacro cardine della cultura occidentale e immagini sul tema del conflitto. Seguendo le annotazioni ritrovate su una Bibbia appartenuta a Bertolt Brecht, i due autori hanno setacciato le immagini dell’immenso Archive of Modern Conflict, componendo un libro che è al tempo stesso esplorazione della violenza, della calamità e dell’assurdità della guerra attraverso i cliché della sua rappresentazione visiva; riproposizione del principio del filosofo Adi Ophir secondo cui Dio si rivela prevalentemente attraverso la catastrofe; attualizzazione delle tematiche che, partendo da Luigi Ghirri, fanno da filo conduttore dell’edizione 2014 di Fotografia Europea: la riflessione sulla natura dell’immagine, sulla sua nascita e interpretazione e sull’importante ruolo del curatore (che – come Broomberg, Chanarin e lo stesso Ghirri – a volte non scatta le fotografie ma le sceglie).
FOTOGRAFIA E SURREALISMO
Un corpus importante delle mostre di Fotografia Europea lambisce trasversalmente l’idea, i temi e i linguaggi del surrealismo. Illusionismo Surreale. Fantasie fotografiche del primo Novecento in Europa (Palazzo Casotti) è un’esposizione curata da Harri Kalha e presentata in collaborazione con The Finnish Museum of Photography e Laura Serani in cui trecento cartoline trasportano il visitatore nel mondo della fotografia di inizio XX secolo: tra fantasie impossibili, sogni misteriosi e dive glamour. Un percorso visivo che da un lato anticipa nel rapporto con il sogno la lezione surrealista degli anni Venti e dall’altro permette la riscoperta delle tecniche fotografiche di un’epoca lontana: la quasi totalità delle cartoline in esposizione sono stampe al bromuro d’argento, con interventi di colore realizzati a mano. È invece negli ultimi decenni del Novecento che inizia a brillare la stella di Sarah Moon, protagonista a Reggio Emilia di due appuntamenti (curati da Laura Serani): Alchimies, una grande esposizione nei chiostri di San Pietro e Journal de Voyage una nuova produzione dedicata ai musei cittadini, esposta nelle sale dei Musei Civici San Francesco. Nella mostra Alchimies sono ben visibili le caratteristiche della scrittura visiva di Sarah Moon, una scrittura unica e inconfondibile: l’esposizione, una piccola antologia di riferimento al lavoro di questa grande artista, è un viaggio tra i soggetti a lei più cari, dove nature morte, paesaggi, ritratti di animali e vegetali perdono la loro connotazione e offrono una nuova percezione della realtà. Fotografie in bianco e nero di piccolo formato che ricordano stampe antiche si alternano ad altre di grandi dimensioni e a colori, e i processi tecnici utilizzati, spesso limitati all’uso di polaroid, accentuano l’evanescenza delle immagini e partecipano al mistero che avvolge l’universo di Sarah Moon. Journal de Voyage è invece una produzione realizzata in esclusiva per Fotografia Europea 2014 che ha invitato la fotografa, da sempre affascinata dai musei di storia naturale e dai Cabinet de Curiosités, a lavorare sulle collezioni dei Musei Civici cittadini. Tra le maggiori fotografe di moda contemporanee (nel 1972 fu la prima donna a scattare le foto per il calendario Pirelli), dal 1985 l’artista francese ha ampliato gli orizzonti del suo sguardo e dell’attività artistica, soffermandosi in particolare su tre temi – l’evanescenza della bellezza, l’incerto e lo scorrere del tempo – in un percorso declinato anche attraverso il video e oggetto di numerosi riconoscimenti, tra cui il Grand Prix National de la Photographie nel 1995 e il Prix Nadar nel 2008. Dotata di uno stile personale e ricco di fantasia, Sarah Moon propone a Reggio Emilia due percorsi a sfondo naturalistico, in cui gli scatti di animali, vegetali, paesaggi e delle fantastiche collezioni di reperti dei Musei Civici perdono la loro connotazione e offrono una nuova percezione della realtà.
Racconti magici che traggono spunto dal mito e dalla vita reale: è il terreno su cui si muove Silvia Camporesi, l’artista forlivese che il festival ha invitato a riflettere sulla prospettiva dei luoghi-fantasma. Cosa trattiene della sua storia un luogo abbandonato? Quali depositi riesce a conservare, quali frammenti di passato? La risposta è in quella sorta di atlante visivo che Silvia Camporesi sta componendo da molti anni e di cui a Reggio Emilia si vedrà – nella mostra Planasia allestita nella Sinagoga e curata da Marinella Paderni – il capitolo dedicato a Pianosa, isola dell’Arcipelago Toscano adibita a colonia penale nel 1856 e restituita al dominio della natura dopo la chiusura del carcere nel 2011. A completare questa sezione “surrealista” di Fotografia Europea sono i lavori di due giovani e apprezzati artisti italiani: Paolo Simonazzi e Andrea Ferrari. In Cose ritrovate (Galleria Parmeggiani, a cura di Denis Curti), Paolo Simonazzi conduce il visitatore nel cuore della pianura emiliana, presentando quei personaggi – burattinai, clown, pittori, musicisti – che sostengono di “sentire le voci del plenilunio”, catturando parole portate dal vento e recitandole sul palco della vita. “Coloro che non vedono le cose come gli altri, matti in senso buono”, li amava definire Federico Fellini ai tempi del film La voce della luna. Nel progetto Wild Window (Galleria Parmeggiani, a cura di Walter Guadagnini), Andrea Ferrari passa dal surreale al visionario, costruendo attraverso il linguaggio della natura un instabile gioco di sguardi tra colui che osserva e colui che viene osservato. Senza una vera linearità, la mostra si sviluppa su una griglia che riflette la complessità della natura ed è accompagnata da un libro d’artista, con un testo tratto dalla Guida agli animali fantastici di Ermanno Cavazzoni e un saggio critico di Laura Gasparini.
FOTOGRAFIA E VISIONE
Due possibili declinazioni dello sguardo – in particolare in rapporto con la visione del presente e nel presente – sono quelle proposte nelle mostre di Simone Bergantini e Massimiliano Tommaso Rezza. In Addiction (Chiostri di San Pietro, a cura di Daniele De Luigi), Simone Bergantini offre una meditazione sulla natura dell’immagine e sul suo status attuale, in una società contemporanea e digitale che spinge verso direzioni sempre più distanti dall’età dell’oro della tradizione fotografica. Produrre immagini oggi è un processo reso ormai quasi istantaneo e naturale dall’onnipresenza di dispositivi in grado di fotografare, come telefonini, tablet e smartphone. Tutti fotografano tutto e l’atto stesso della fotografia diventa parte integrante dell’evento che viene immortalato. La natura sempre più incerta e prolifica della fotografia è anche al centro di The Narrow Door, un’installazione di Massimiliano Tommaso Rezza (Sinagoga, a cura di 3/3) in cui le immagini si ritrovano rinchiuse in buste sottovuoto e da lì prendono forme diverse, nuove, effimere, sfuggendo al controllo (e all’intento originario) di chi le ha create.
PERDITA: SPECIALE DICIOTTOVENTICINQUE
Per il terzo anno consecutivo torna Speciale Diciottoventicinque, il progetto di Fotografia Europea dedicato ai ragazzi tra i 18 e i 25 anni. Con la supervisione dei quattro tutor Alessandro Bartoli, Fabio Boni, Fabrizio Cicconi e Laura Sassi, sessanta giovani fotografi sono protagonisti della mostra Vedere le cose perdute (Chiostri di San Pietro): al centro del loro obiettivo c’è il racconto della perdita, il ritrovamento di qualcosa di nuovo, la possibilità di considerare questo passaggio come una ripartenza. In omaggio ai cinquecentoquaranta anni dalla nascita del grande autore reggiano Ludovico Ariosto (il cui personaggio più famoso, il paladino Orlando, perse addirittura il senno) e lungo un percorso di workshop e laboratori che condurrà all’installazione finale presentata nelle giornate inaugurali di Fotografia Europea 2014.
MAGNUM PHOTOS
Retrospettiva di Herbert List / Magnum Photos
Ospite speciale dell’edizione 2014 di Fotografia Europea è Magnum Photos. La storica agenzia fondata nel 1947 da giganti della fotografia mondiale tra cui Robert Capa e Henri Cartier-Bresson, oggi operativa attraverso quattro uffici a New York, Londra, Parigi e Tokyo, è protagonista di diversi appuntamenti il primo dei quali consiste nella retrospettiva dedicata a Herbert List The Magical in Passing che sarà allestita nei Chiostri di San Domenico. Curata da Peer-Olaf Richter, la mostra comprende un centinaio di opere provenienti da Herbert List Estate. Intento della retrospettiva è restituire l’intera ricerca dell’artista tedesco, presentando i capolavori accanto ad opere meno note. Il risultato è un viaggio visivo che accompagna il visitatore dagli enigmatici scatti notturni, attraverso composizioni surreali e cupe, alla abbagliante luce del Mediterraneo che si riflette sui corpi di giovani uomini e sulle rovine dell’antica Grecia. Proseguendo attraverso i ritratti di celebri artisti del ventesimo secolo si giunge alla dichiarazione d’amore di List per l’Italia e alla celebrazione dell’eterna bellezza della vita. The magical in passing è una produzione di The Herbert List Estate e Magnum Photos realizzata in coproduzione con Fotografia Europea e Silvana Editoriale. La mostra viene presentata per la prima volta a Reggio Emilia in occasione di Fotografia Europea.
HOST
Magnum Photos è protagonista, inoltre, della nuova edizione di HOST, la sezione del festival in cui un’agenzia fotografica internazionale cura – durante le giornate inaugurali – una serie di incontri, proiezioni, workshop ed esposizioni. Per questa edizione di Fotografia Europea è in programma la collettiva No Place Like Home (Via Secchi, 11) a cura di Francesco Zanot. La mostra raccoglie una selezione da opere di otto fotografi contemporanei che indagano sul modo in cui negli ultimi vent’anni è stato occupato, trasformato e sfruttato a fini urbanistici il territorio. Lo sguardo della mostra non conosce confini di stile architettonico, respiro sociale o latitudine geografica: ci sono le ville borghesi di Martin Parr, i prefabbricati americani di Bruce Gilden, gli slum metropolitani di Jonas Bendiksen, l’umanità sorpresa da Mikhael Subotzky intorno al grattacielo Ponte City a Johannesburg, le famiglie australiane riprese da Trent Parke, gli scenari della Groenlandia nell’obiettivo di Jacob Aue Sobol, gli orizzonti di Brooklyn catturati da Christopher Anderson, la precarietà dei migranti del Mediterraneo raccolta da Patrick Zachmann nella serie Mare Mater. La mostra è una collaborazione tra Magnum Photos, il Fotofestival Mannheim Ludwigshafen Heidelberg, e il MUCEM e il Musée Nicéphore Niépce per la sezione Mare Mater di Patrick Zachmann. Inoltre i fotografi Abbas, Jonas Bendiksen, David Alan Harvey, Patrick Zachmann saranno a Reggio per le giornate inaugurali e condurranno una masterclass, il cui esito sarà presentato sabato 3 maggio (ore 21) al Teatro Valli. Durante questa serata verrà presentata la mostra/video Community e seguirà un dibattito con i fotografi di Magnum e François Hebel (Direttore Les Rencontres d’Arles). Non è tutto: i fotografi Magnum Olivia Arthur, Alex Majoli, Peter Marlow, Moises Saman, daranno vita ad un informale seminario su un tema specifico suggerito dall’artista nel corso di un pranzo d’autore che si svolgerà sabato 3 maggio (ore 12.30-15.30) presso il Caffè Arti e Mestieri e sarà firmato dallo chef Gianni D’Amato. Novità di questa edizione, Host Books con la partecipazione della libreria MiCamera e un bookshop d’eccezione comprendente libri fotografici da tutto il mondo, ultime pubblicazioni, edizioni rare, ma anche attività dedicate come book signing e presentazioni. Le mostre, i workshop e i pranzi d’autore dedicati a Magnum Photos e ai suoi autori, ma anche Host Books e tutte le attività collegate fanno parte del nuovo programma di HOST, la sezione di Fotografia Europea curata e coordinata da aBcM. Il programma dettagliato, le informazioni e le modalità di iscrizione su http://www.fotografiaeuropea.it/fe2014/host/.
LE ALTRE MOSTRE
Un evento speciale che impreziosisce la nona edizione del festival è la mostra Annarella Benemerita Soubrette CCCP Fedeli alla Linea – Senz’altro l’abito…. Allestita presso lo Spazio Gerra (e curata dal medesimo in collaborazione con Annarella Giudici e Rossana Tagliati), l’esibizione prende spunto da libro fotografico Annarella Benemerita Soubrette CCCP Fedeli alla Linea, edito da Quodlibet (2014), nel quale si ripercorre l’inedito cammino punk/emiliano/filosovietico del gruppo musicale dei CCCP attraverso il ruolo e la presenza della sua anima femminile: Annarella Giudici. La storica formazione rock di Reggio Emilia e la sua “benemerita soubrette” vengono raccontate attraverso gli scatti di Vittorio Catti, Roberto Serra, Gianni Ingrosso, Diego Cuoghi, Toni Contiero e di Luigi Ghirri, che fu autore della copertina di Epica Etica Etnica Pathos, ultimo album pubblicato dalla band nel 1990.
La Fototeca della Bibloteca Panizzi in occasione della nona edizione del festival presenta la mostra collettiva La collezione di Fotografia Europea. Sguardi contemporanei, che vede una selezione di opere tratte dalla Collezione Fotografia Europea. Conservata nella Fototeca, la collezione custodisce i lavori di quasi duecento fotografi che dal 2006 hanno liberamente interpretato l’argomento individuato dagli organizzatori per ogni edizione. La collezione è quindi un insieme di opere legate ai temi del paesaggio urbano, della figura umana e dello sguardo, affrontati con una particolare attenzione alla ricerca e alla sperimentazione. La mostra, ospitata nella sala espositiva della Biblioteca Panizzi, è articolata in quattro sezioni: lo sguardo, gli oggetti, il paesaggio urbano e il paesaggio soggettivo. Raccoglie opere di Luigi Ghirri, Benedetta Alfieri, Giorgio Barrera, Gabriele Basilico, Jean Baudrillard, Cristina de Middel, Paola De Pietri, Vittore Fossati, Paolo Gioli, François Halard, Jitka Hanzlovà, Valery Jouve, Esko Mannikko, Walter Niedermayr, Bernard Plossu, Martin Parr, Pentti Sammallahti, Ferdinando Scianna, Klavdij Sluban e Marco Zanta. La mostra e il catalogo sono a cura di Laura Gasparini, con testi di Elio Grazioli, Francesca Fabiani, Ilaria Campioli, Ilaria Ghirri e Francesco Zanot. Gli apparati sono di Laura Gasparini, Giulia Lambertini e Monica Leoni.
Dalla collezione sull’industria della Fondazione MAST di Bologna provengono invece le immagini della mostra Il lavoro e i lavoratori dopo la guerra del viennese Erich Lessing, uno dei più attenti testimoni di quella straordinaria fase di ricostruzione sociale, umana e industriale che furono in Europa i primi decenni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Gli scatti di Lessing sono il cuore della mostra sul tema dell’industria curata da Urs Stahel e presentata ai Chiostri di San Pietro in collaborazione con GD4 PhotoArt.
EVENTI
Nell’ambito delle giornate inaugurali si rinnovano molti altri appuntamenti ormai consolidati. Anche quest’anno il circuito Off accompagna il festival con il suo ricco programma alternativo che quest’anno conta complessivamente 255 progetti, mostre e installazioni organizzate nei bar, nei ristoranti, nelle librerie, nelle gallerie e in altri spazi di Reggio Emilia e provincia. Confermata è anche l’esperienza di Portfolio Europa – International Portfolio Review, il progetto di letture portfolio a cura di Gigliola Foschi e in collaborazione con FIAF Federazione Italiana Associazioni Fotografiche e InSide Professional Training. Quest’anno i protagonisti delle letture saranno Xavier Canonne (direttore del Musée de la Photographie di Charleroi, Belgio), Deirdre MacKenna (curatore della galleria STILLS – Scotland’s Centre for Photography di Edimburgo, Gran Bretagna), Marc Prust (responsabile relazioni esterne del Photofestival di Noorderlicht, Olanda), Margit Zuckriegl (curatrice dell’Austrian Photographic Gallery presso il Museum der Moderne Rupertinum di Salisburgo, Austria), Fulvio Merlak (presidente d’onore di FIAF) e Carine Dolek curatrice di Circulation(s) Festival de la Jeune Photographie européenne di Parigi. L’appuntamento è per sabato 3 maggio (10-13, 15-18) e domenica 4 maggio (10-13) nel cortile della Biblioteca Panizzi (le iscrizioni e la presentazione dei propri progetti sono aperte su www.fotografiaeuropea.it). I tre portfolio migliori verranno premiati il pomeriggio di domenica 4 maggio (presidente di giuria la curatrice Laura Serani) e il programma di Portfolio Europa prevede anche la conferenza Fotografie in dialogo. A confronto le nuove tendenze artistiche della fotografia europea (venerdì 2 maggio, ore 21.30) in cui gli esperti stranieri invitati a Portfolio Europa presenteranno una selezione di significativi fotografi contemporanei dei rispettivi paesi – Belgio, Gran Bretagna, Olanda e Austria – con lavori attinenti al tema dell’edizione 2014 di Fotografia Europea.
Giunge alla terza edizione il progetto Giovane Fotografia Italiana #03, curato da Daniele De Luigi e nato dalla Collaborazione tra Comune di Reggio Emilia, GAI Associazione Circuito Giovani Artisti Italiani e Circulation(s) Festival de la Jeune Photographie Européenne di Parigi. La terza edizione del progetto prevede la realizzazione di una produzione originale, presentata in anteprima nell’ambito del Festival durante una serata-evento a base di fotografia e musica in Piazza San Prospero. Lo spettacolo comprenderà la proiezione delle immagini dei giovani artisti selezionati. Tra le altre iniziative confermate e in programma durante le giornate inaugurali, non mancano i workshop e seminari rivolti a fotografi, grafici, operatori della comunicazione e a tutti coloro che desiderano perfezionare le proprie abilità nell’approccio fotografico.
IL CATALOGO
Le opere in mostra, i saggi dei curatori e i contributi dei critici e dei protagonisti della nona edizione di Fotografia Europea sono raccolti nel catalogo, a cura di Silvana Editoriale.