Dal 1° aprile parte un nuovo itinerario storico-artistico alla scoperta de ‘I tesori nascosti del Doge’ grazie alla conclusione del restauro conservativo della Chiesetta e dell’Antichiesetta del Doge a Palazzo Ducale.
L’intervento, consistito nel restauro dei fastosi apparati decorativi ad affresco della Chiesetta e dell’Antichiesetta, opera di Jacopo Guarana e di Girolamo e Antonio Mengozzi Colonna, è stato realizzato dall’Istituto Veneto per i Beni Culturali, che lo ha inserito nel contesto dei propri corsi di formazione e, per le parti lignee, dal Centro Lombardo di Formazione Professionale “G. Terragni” di Meda.
Il finanziamento messo a disposizione dal Comitato Italiano nell’ambito del programma congiunto UNESCO – Comitati Privati Internazionali per la Salvaguardia di Venezia, tramite la generosità della Maison Cartier, ha inoltre permesso negli ultimi due anni di completare l’intera operazione con il consolidamento e la pulitura dell’imponente scultura in marmo della Madonna con Bambino di Jacopo Sansovino inserita nell’altare di Vincenzo Scamozzi.
Questo contributo ha permesso anche la realizzazione dell’impianto di illuminazione dei sontuosi ambienti. I lavori si sono svolti sotto la direzione dell’Ufficio Tecnico della Fondazione Musei Civici di Venezia e l’alta sorveglianza della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna.
Il pregio artistico di tali opere e la qualità decorativa ed architettonica di questi ambienti, ora perfettamente recuperati, permetterà di fare di questi spazi, finora non inclusi nell’abituale percorso museale, il fulcro di un nuovo colto e affascinante itinerario storico-artistico del Palazzo che partirà dal 1° aprile, aggiungendosi alla attuale proposta culturale della Fondazione Musei Civici di Venezia.
Con l’occasione è stato pubblicato un volume (Fondazione Musei Civici di Venezia/Antiga edizioni, 2014) a cura di Camillo Tonini, con saggi di Daniela Andreozzi, Annalisa Bristot, Alberto Craievich, Paolo Delorenzi, Lorenzo Lazzarini, Camillo Tonini.