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Munch e lo spirito del Nord

Edvard Munch, Melancolia, 1894-1895, olio su tela, 81 x 100,5 cm, Collezione Rasmus Meyer, Bergen

Edvard Munch, Melancolia, 1894-1895, olio su tela, 81 x 100,5 cm, Collezione Rasmus Meyer, Bergen

 

 


25 settembre 2010-6 marzo 2011, Villa Manin, Passariano di Codroipo (Udine)

 

 


Siamo in Europa, tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del 1900: nascono l’espressionismo e impressionismo, in modo sempre più urgente l’artista avverte l’esigenza di prescindere dall’emulazione fedele del reale e di interpretare in modo soggettivo l’immagine che si presenta ai suoi occhi. Se Germania e Francia sono le nazioni che vedono, rispettivamente, la nascita di queste tendenze d’avanguardia artistica, quello che è stato appena presentato a Villa Manin (Passariano di Codroipo, Udine) nella mostra “Munch e lo Spirito del Nord” (fino al 6 marzo 2011), curata da Marco Goldin, è un approfondimento specifico della pittura scandinava nel Secondo Ottocento e Primi del Novecento: mentre in Germania e Francia nascevano pittori come Gauguin e Kandisky o Degas e Renoir, cosa accadeva nel Nord Europa? 122 dipinti, provenienti dai musei scandinavi e dal Museum of Fine Art di Boston, costituiscono un percorso dettagliato sulla pittura paesaggistica principalmente, ma anche la ritrattistica, dei paesi del nord Europa nel 1900.
Non solo Munch, insomma: attraversando le varie sale si incontrano i lavori di pittori danesi come Ring, Hommershoi, o finlandesi come Schjerfbeck, Akseli Gallen-Kallela, Simberg e Helene Schjerfbeck,  o, ancora, Norvegesi come Balke, Krohg, Sohlberg. Ognuno ha un suo particolare linguaggio, un modo specifico d’interpretare il reale, uno spirito soggettivo di osservazione per rappresentare quel luogo o per ritrarre quella persona. Allo stesso tempo, però, è impossibile prescindere dal punto geografico di appartenenza: camminando di sala in sala, e venendo colpiti da ciascun quadro come realtà autonoma, si riesce a cogliere perfettamente ciò che dà il titolo alla mostra e ha guidato Goldin nella scelta dei lavori da esporre: spiegare, far trasparire, uno “spirito nordico”, che emerge, infatti, dall’ordine un po’ freddo che caratterizza ogni immagine, come dall’attenzione alla natura, amata e allo stesso tempo protagonista imprescindibile, anche dura, della vita di un abitante del nord Europa, o dal fatto che raramente i quadri con persone riportino scene di gruppo. Insomma, uno “spirito del Nord”, rispettoso, freddo, ordinato e melanconico, che viene poi espresso soggettivamente da ciascun artista in mostra. Fino al maggiore, Edvard Munch, che non può che rappresentare un punto d’arrivo di tutti gli artisti sopracitati: perché, molto più che in tutti gli altri, ciò che guida le sue immagini sono i suoi moti interiori. L’aspetto di freddezza che si avverte nei quadri precedenti a Munch decade completamente vedendo i suoi lavori: “L’arte è il sangue del proprio cuore” diceva, e la sua pittura semplificata, a creare figure estreme nella loro capacità di trasmettere emozioni, a volte simili più a zombie che esseri umani, o i suoi paesaggi essenziali quanto a tratti, ma così movimentati e potenti, rende con poche linee un mondo interiore di angosce e paure, in cui l’arte diventa lo strumento necessario per liberare i moti dell’inconscio. Trentacinque opere dell’artista norvegese, di cui una decina su carta, completano e allo stesso tempo sono la parte imprescindibile dell’intero percorso della mostra.
Ulteriore approfondimento alla poetica di Munch è costituito dalla mostra di Alessandro Papetti, “Occhi e Lune”, sempre a Udine: si tratta di quaranta dipinti creati appositamente per Villa Manin, e Goldin ha scelto Papetti come artista da affiancare a Munch per creare un parallelismo con l’età contemporanea. Anche nei ritratti dell’artista milanese, notturni, lunari, si sente la necessità d’espressione dell’inconscio e delle paure: “la ricerca continua di Papetti è lo scavo sofferto nella coscienza al fine di recuperarne dei frammenti costruttivi” dice Glodin.

 

 

 

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Informazioni utili:

Munch e lo spirito del Nord
Villa Manin, Passariano di Codroipo (Udine)
25 settembre 2010-6 marzo 2011
Tel. 0422-3095,
www.lineadombra.it, info@lineadombra.it
Orari: dal 25 settembre al I novembre: tutti i giorni, ore 9-19.
Dal 2 novembre a fine mostra: da lunedì a venerdì, ore 9-18. Sabato e domenica, ore 9-19.
Chiuso il 24, 25 e 31 dicembre 2010. I gennaio ore 11-19.
Biglietto: 10 euro, ridotto 8 o 6 euro.

 

 

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