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Maurizio Carriero alla Galleria Rubin

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“Cammino di Perfezione”

Maschera di santità, 2012-2013, olio su lino, cm80x70

21 febbraio – 27 marzo 2013, Galleria Rubin. Milano

Luca Giordano e lo Spagnoletto, Bernardo Cavallino e il Battistello. L’eco delle glorie barocche partenopee rimbomba nel “Cammino di Perfezione” di Maurizio Carriero, giovane pittore casertano classe 1980. Un’opera in divenire, orgogliosamente contaminata dai lumi della propria terra, alla ricerca dell’intimo contatto tra uomo e Dio. Dieci opere-tappe per fissare quell’attimo di assoluto sospeso nel tempo, tripudio di fede, immersi nelle cupe e incandescenti atmosfere del secolo d’oro napoletano. Tela dopo tela, sulle orme del “Cammino” di Teresa d’Avila, celebre mistica cinquecentesca preda di estasi dall’intensità di orgasmi, si concretizza il religioso passaggio. Un trasporto totale. L’essere umano si concede al divino. Tra palpiti e mistici orgasmi che il trionfo estatico della fede deflagri nell’opera.

Maurizio Carriero, L’impronta della luna*

Grandi e meno grandi protagonisti dell’epopea barocca passano sotto pennelli e riflessioni di Carriero. Analizzati e studiati uno ad uno per introdurvi poi quel particolare profanamente dissonante che colpisce la tela. Le estasi mistico sessuali si “spogliano” di quel velo di ipocrisia che le ha dipinte e velate nei secoli. Esplosioni di fede nucleari polverizzano sacri volti dai corpi discinti. Estrema esaltazione della religiosità? La fede ottusa che provoca guerre? Di certo un trionfo di fede talmente intenso da finir per esplodere.
I visi delle sante perdono letteralmente la faccia rapite da ascensioni erotiche come in Impronta di Luna. Esercizi di spirito?

Maurizio Carriero, Assunzione nucleare*

Il viso cancellato avvolge i quadri di un alone di mistero, quasi a voler nascondere la passione di quelle anime contese tra divino e peccato. Una miscela ambigua tra sacro e profano, puro e impuro. Così in Maschera di santità il corpo si riappropria del suo volto grazie ad una maschera. L’anima si dissocia dalla materia oppure la maschera umana cela il divino che è in noi?

Maurizio Carriero, La fede esplosa*

Dai violenti chiaroscuri seicenteschi il “cammino” di Carriero tocca il Morelli e la materia pulsante della Scuola Napoletana di metà Ottocento entrando nel secolo breve filosoficamente confortato dal pensiero di Derrida e Debord: una ricerca senza fine di nuovi significati da attribuire al materiale esistente con la convinzione che esista una vita delle forme. Vita sempre fecondata da una tradizione spirituale inestinguibile. Questo il pellegrinaggio pittorico del pittore, un invito ad un incontro diretto col divino senza mai perder di vista il figurativo, ed è solo un bene.

Maurizio Carriero, Trionfo dei palpiti*

Ecco la forza di Carriero, non una scontata rivisitazione in chiave moderna dei fasti passati che perderebbe di senso ma qualcosa di più. Appropriarsi del passato conferendogli nuova linfa interpretativo-narrativa. Senza mai perdere l’aura e la natura dell’antico ma, anzi, facendola rivivere nel presente che incombe.

Oltrepassare, trascendere, perfezionarsi. Questo è il “cammino in divenire” che intraprende Carriero. “Cammino di perfezione” come il nome dell’opera (presente in esposizione) da cui prende titolo la mostra dove Gesù (o un semplice viandante) senza volto cammina in pace su acque increspate e agitate. E noi spettatori, in assoluto silenzio, non possiamo far altro che immedesimarci in quell’uomo.

Maurizio Carriero, Il canto*

Luca Zuccala

INFORMAZIONI UTILI

Maurizio Carriero. “Cammino di Perfezione”
Galleria Rubin, Via Bonvesin de la Riva 5
21 febbraio – 27 marzo 2013
Orari: martedì – sabato 14.30 – 19.30 e su appuntamento
Ingresso libero
Info/Contatti:
Tel +39 02 36561080
Fax +39 02 36561075

 

* Maurizio Carriero, L’impronta della luna, 2012, olio su tela di lino, 90 x 80 cm, courtesy Galleria Rubin, Milano

* Maurizio Carriero, Assunzione nucleare, 2012, carboncino su carta, 100 x 70 cm circa, courtesy Galleria Rubin, Milano

* Maurizio Carriero, La fede esplosa, 2012, olio su tela montata su tavola ovale, 80 x 60 cm, courtesy Galleria Rubin, Milano

* Maurizio Carriero, Trionfo dei palpiti, 2013, creta nera e carboncino su cartoncino, 70 x 50 cm, courtesy Galleria Rubin, Milano

* Maurizio Carriero, Il canto, 2012, olio su tela montata su tavola ovale, 90 x 80 cm, courtesy Galleria Rubin, Milano

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4 Commenti

  • Grazie Luca, questo pezzo toglie il fiato. Non ho visto la mostra ma mi immagino un turbinio di immagini che affollano questo Cammino di Perfezione. Mi domando se davvero la religione centri qualcosa con la ricerca di Carriero e che invece non si tratti di fede. Di quel coraggio che si nasconde negli uomini e che a volte emerge inaspettato in tutta la sua forza. Qualcosa di molto terreno, umano e poco divino.

  • Articolo più profondo il NOSTRO Luca non poteva fare. Complimenti sinceri.L’artista una rivelazione unica in questo confuso momento. Grazie

  • Davvero lodevole quest’ultima performance. Bisogna investire nei giovani. “E.”

  • le ultime tele di maurizio sono davvero profonde

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