14 Maggio 2013, New York
Martedì sera occhi puntati su New York, dove l’Arte Contemporanea e del Dopoguerra sarà protagonista da Sotheby’s. Barnett Newman, Gerhard Richter, Francis Bacon, Yves Klein, Jackson Pollock, Clyfford Still, Cy Twombly, Richard Diebenkorn e Mark Rothko sono solo alcuni dei nomi che saranno protagonisti dell’attesissima vendita newyorkese. Artslife sfoglia con voi il catalogo e si concentra sull’arte di Jeff Koons, che, immancabile, sarà presente all’asta con cinque opere, tra cui The New, la serie dedicata agli aspirapolvere anni ’80 stimata $10-15m.
Pittore, scultore, fotografo, Jeff Koons è uno degli artisti più innovativi e influenti della scena artistica mondiale. Un artista che trascende i tradizionali confini dell’arte per affermarsi con un linguaggio creativo del tutto personale. Le sue opere d’arte si appropriano di oggetti comuni che abitano nella nostra quotidianità, per essere trasformati in icone nei nostri tempi.
Artista dalla più tenera età
Un talento indiscusso sin dalla giovane età, quando Koons viene incoraggiato dai genitori a dedicarsi alla sua grande passione, la pittura. Prende lezioni private e sviluppa il suo senso estetico aiutando il padre ad allestire le vetrine del suo negozio di arredamento e design per interni. Nel 1980 Jeff Koons prende una sua foto dei tempi della scuola materna, la incornicia e ne fa un’opera d’arte dal titolo The New Jeff Koons, domani in asta da Sotheby’s con una stima di $2.500.000 – 3.500.000. In questa fotografia dalle tinte vintage, scattata sul finire degli anni ’50, il piccolo Koons impersona l’animo dell’artista e guarda dritto in camera, senza ombra di timidezza, catturando immediatamente l’attenzione dello spettatore. Lo stesso artista parla così di quest’opera: “The New Jeff Koons è una mia fotografia dei tempi dell’asilo… E’ stato il momento in cui mi sono realmente sentito, o ho riconosciuto di essermi sentito, artista per la prima volta, e in quel momento l’arte mi ha portato via sulla sua strada, e io l’ho seguita. Mi è sempre piaciuto pensare che quell’immagine mostrasse la mia più grande virtù“. E l’uso dell’aggettivo New nel titolo dell’opera vuole proprio indicare la nascita e l’incarnazione del suo talento artistico.
Aspirapolvere da $15 milioni
$10-15 milioni è la stima del secondo lotto di Jeff Koons che Sotheby’s proporrà ai bidders di tutto il mondo. New Hoover Celebrity IV, New Hoover Convertible, New Shelton 5 Gallon Wet/Dry, New Shelton 10 Gallon Wet/Dry Doubledecker è il titolo dell’opera realizzata tra il 1981 e il 1986. Si tratta di quattro aspirapolveri racchiusi in un teca, un gioco con la cultura popolare e lo sviluppo tecnologico degli anni ’80. Koons strizza l’occhio al Ready Made Duchampiano e alla Pop Art di Andy Warhol, con la differenza che “mentre questi ultimi rimuovono l’oggetto dal suo contesto portandolo ad un livello differente, Koons sceglie di non dissociarlo mai completamente dalla realtà di cui è parte” – spiega Francesco Bonami nel suo saggio del 2006 Jeff Koons. Bellezza e semplicità in un binomio di utilità e design che pone l’accento sull’impulso consumistico dell’uomo. Si presentano per natura come elettrodomestici disegnati per noi, chiamati ad aiutaci nella pulizia delle nostre case, ma rappresentano anche articoli di lusso. Koons mette in luce la bellezza di questi oggetti e li presenta come i più nuovi, i più desiderabili, i migliori modelli acquistabili. Li espone in una teca in plexiglass rispettandone la loro integrità, il braccio aspirante in piedi e il tubo di plastica che aggraziatamente avvolge i loro corpi rotondi, e dichiara: “E’ stato allora che ho iniziato a fare arte“. E’ con quest’opera che Koons afferma la sua forza artistica. Presenta temi e concetti che hanno portato a trasformare l’idea di arte.
La prima esposizione della serie The New fu organizzata dal The New Museum di New York nel 1980. Oltre ad aver esposto i suoi lavori all’interno della galleria, Koons appese tre Hoover e Shelton in prossimità della finestra che affacciava sulla strada, accompagnati dall’insegna rossa e brillante The New. Rabbia, noia, curiosità e divertimento furono le reazioni dei passanti nel vedere che ciò che il museo stava pubblicizzando non era la vendita di aspirapolveri, bensì una mostra.
Guardare quest’opera trent’anni dopo la sua realizzazione provoca una sensazione di nostalgia. Oggi gli Hoover e i Shelton non sono certo “nuovi”, ma vederli dietro il plexiglass scatena in noi il fascino degli anni ’80, il ricordo dei primi robot e l’immaginazione di un’era futura tutta tecnologica. Gli Hoover impersonavano la promessa di innovazione e comodità, e ancora oggi, guardandoli, li sentiamo parte di noi.
Omaggio ai grandi del Novecento
Ancora in dialogo con la storia dell’arte, ancora un omaggio ai grandi Marcel Duchamp e Salvador Dalì, con Lobster (stimata $6.000.000-8.000.000), nel 2003 Jeff Koons consolida il suo ruolo cruciale nell’era del post-Pop. L’immagine è quella di un gonfiabile per bambini che desta nell’osservatore il ricordo e la nostalgia delle estati trascorse in piscina. Lo stupore arriva scoprendo che ciò che appare come un ready-made di un oggetto da piscina, realizzato in gomma, in realtà è il frutto di un elaborato processo di fabbricazione. Koons ha infatti messo in atto una vera e propria metamorfosi, in grado di riprodurre meticolosamente tutte le caratteristiche della plastica, attraverso la lavorazione di alluminio policromo successivamente dipinto nelle vibranti tonalità del rosso, giallo, bianco e nero.
Un richiamo al passato, un tocco di umorismo e un intrinseco significato sessuale. La forma dell’aragosta con i suoi artigli è implicitamente fallica, mentre la coda, con il suo movimento ondulatorio, richiama l’universo femminile. La morbidezza di quest’ultimo combinata con la rigidità maschile crea un fascino unico e mistico. Un evidente richiamo al Lobster Telephone di Dalì, un’aragosta di gomma applicata sopra la cornetta di un telefono, e un omaggio anche al Dada Duchampiano, ma senza trascurare il suo caratteristico humor e l’attenta precisione tecnica che scatena nello spettatore un singolare impatto: siamo infatti visivamente attratti, sensualmente sedotti, chiamati ad una sfida concettuale e del tutto sorpresi dall’aragosta.
Edeniche composizioni
Un’altra occasione per i bidders di domani sarà Wall Relief With Bird, un’opera del 1991 stimata $6.000.000 – 8.000.000. Vivaci tonalità di rosso, rosa, bianco e giallo colorano un gruppo di fiori realizzato in legno, che sembra prendere vita. Un piccolo colibrì sul lato della composizione succhia il nettare del fiore bianco al centro e fa di quest’opera un paradiso idealizzato e una celebrazione della vita e dell’abbondanza, dove il tema della fertilità prende il sopravvento. Già con Made in Heaven (1989-1991), serie di opere realizzate con la pornostar Ilona Staller (poi diventata sua moglie) Jeff Koons aveva investigato l’orizzonte della pornografia e della sessualità, offuscando i confini tra arte, vita e mass media. Wall relief with bird è un paradiso distorto dai mass media, dallo spirito commerciale e dall’artificialità, che mostra ciò che il curatore Mark Rontenthal ha chiamato “un tipo di sfarzo innaturale”. Anche in questo caso, oltre all’omaggio ai fiori di Andy Warhol, c’è un richiamo al Barocco, al Rococò e al Romanticismo.
Appare come un palloncino
L’ultima opera di Koons che Sotheby’s offrirà all’asta sarà un dono dello stesso artista: Balloon Monkey Wall Relief (Yellow), realizzata nel 2011, stimata $800.000-1.200.000. L’opera riprende un tema già molto caro all’arte di Jeff Koons, quello del giocattolo, che qui compare nella forma di un twisted-balloon party toy per bambini, che richiama la più famosa statua di Micheal Jackson con la sua scimmietta, Monkeys (ladder), 2003. Come Lobster, anche Balloon Monkeys inganna l’occhio dello spettatore che si aspetta un’opera realizzata con un palloncino modellabile, mentre Koons ha utilizzato uno strato di acciaio inossidabile.