Gioielli | Orologi | Porcellane | Maioliche | Argenti | Avori | Icone | Oggetti d’arte russa
Dalla dimora romana di Goffredo ed Enrica Manfredi
13 – 15 maggio 2013, Wannenes, Genova
Eccellenti i risultati nelle aste di maggio di Wannenes per Gioielli, Orologi, Porcellane Maioliche Argenti Avori Icone e Oggetti d’arte russa (120) e gli Arredi provenienti dalla dimora romana di Goffredo ed Enrica Manfredi (121). La prima vendita esitata il 13-14 maggio ha totalizzato 1.098.417 euro con una percentuale di aggiudicazioni per lotto del 60.4% e per valore del 105.4%; la successiva del 14-15 maggio ha realizzato 1.089.042 euro con una percentuale di aggiudicazioni per lotto del 86.3% e per valore del 268.3%.
Nell’asta 120 per la sezione dei Gioielli spicca l’anello in platino e diamanti di Bulgari del 1970 circa modello “trombino”, che da una stima di 60.000 – 90.000 euro ha raggiunto 105.400 euro (lotto 450). Per le Porcellane si segnala la preziosa teiera policroma, manifattura di Vezzi, Venezia, 1725 circa, che da una base d’asta di 7.000 – 8.000 euro è stata aggiudicata per 36.500 euro (lotto 629).
Il comparto degli Avori ha visto emergere un delizioso Tankard intagliato con scene mitologiche, Germania, XIX secolo, che valutato 10.000 – 14.000 euro è stato battuto a 26.040 euro (lotto 50). Infine negli Argenti si è distinta una caffettiera romana dell’orafo Vincenzo Belli del XVIII secolo, stimata 10.000 – 15.000 euro e aggiudicata per 52.080 euro (lotto 139).
Nell’asta 121 di Arredi, Argenti, Dipinti e Oggetti d’arte di Goffredo ed Enrica Manfredi una coppia di cassettoni in legno laccato con fronte e fianchi mossi da una quotazione di 4.000 – 6.000 euro è stata esitata a 84.320 euro (lotto 715).
Ancora nel segmento degli Arredi si affermano un mobile veneto a doppio corpo in legno di noce e radica di noce del XVIII secolo, valutato 20.000 – 30.000 euro e battuto a 59.620 euro (lotto 737); nonché quattro sedie romane in legno intagliato e dorato, ancora del XVIII secolo – che i più accreditati studi mettono in relazione a quelli provenienti da Villa Chigi sulla Salaria, oggi disperse sul mercato antiquario – che stimate 8.000 – 12.000 euro hanno raggiunto 18.600 euro (lotto 753).
Infine, nelle Porcellane due graziose figure policrome, manifattura Ginori a Doccia, del 1760 circa, rappresentante delle maschere, da una prudenziale quotazione di 300 – 500 euro cadauna ha visto accrescere di molto il loro valore fino ad un totale di 21.700 euro (lotti 863 e 867).