L’amorosa figura
Autore: Piumini Roberto
Editore: Skira
Lingua: Italiano
Anno: 2013
“Nato nel 1406, come si calcola facilmente, aveva Filippo Lippi allora la tonda età di cinquant’anni, creduta meno adatta a cose forti e nuove di quella di quaranta, di trenta: e dei venti non parliamo. Ma pare poi che ciò sia vero per coloro appunto che stanno a contarsi gli anni addosso, a calcolare passi, passaggi, cedimenti: mentre chi, giorno dopo giorno, anno per anno, allunga con semplice lena la mano ai frutti, può arrivare senza ceder gioia ed appetito a cinquanta, a sessanta e chissà quanti ancora: fino a che la pietà di Dio, annoiata del suo lieto peccare, lo toglie dal mondo alla buon’ora.”
Frate di dubbia condotta, amante delle donne, artista di fama, Filippo Lippi giunge a lavorare nel convento di Santa Margherita a Prato, dove incontra la giovane e bellissima suor Marta, al secolo Lucrezia Buti, fattasi monaca per decisione del fratello, ricco mercante fiorentino. Con lei Filippo sarebbe poi fuggito, e da quell’unione avrebbe avuto il figlio Filippino, a sua volta celebre pittore.
Allegro giocoliere di parole, Roberto Piumini racconta con grazia, leggerezza e fine ironia una storia d’amore: amore per la pittura (e per la scrittura) prima ancora che per la bellezza.
Roberto Piumini (Edolo, Brescia, 1947), laureato in Pedagogia all’Università Cattolica di Milano, è stato insegnante, autore di corsi di scrittura poetica e teatrale, attore, burattinaio.
Dal 1978 ha pubblicato moltissimi libri di fiabe, racconti, romanzi, filastrocche, poesie, testi teatrali e di canzoni. Ha scritto una trentina di testi poetici (poesie, ballate, poemi narrativi, canzoni) su materiali di ricerca e memoria di gruppi di bambini, ragazzi e adulti. Ha tradotto poemi di Browning, i Sonetti e il Macbeth di Shakespeare, il Paradiso Perduto di John Milton e l’Aulularia di Plauto. Ha scritto in collaborazione con musicisti diversi libri su autori, strumenti, stili musicali. È anche autore di romanzi, racconti, poesie e poemi narrativi per adulti.
Il libro esce in concomitanza con la mostra al Museo Civico di Prato “Da Donatello a Lippi. Officina pratese”, dal 13 settembre 2013 al 13 gennaio 2014
Curatori: De Marchi Andrea G., Mavarelli Cristina Gnoni
Descrizione: 24 x 28 cm, 248 pagine, 173 colori e b/n, brossura
Collana: Arte antica
Editore: Skira
Argomento: Arte antica
Lingua: Italiano
Anno: 2013
Dedicato all’arte rinascimentale a Prato, questo volume illustra uno dei momenti magici della storia dell’arte italiana. Nel Quattrocento infatti la città toscana conobbe la sua stagione artistica più alta e intorno alla fabbrica della prepositura di Santo Stefano (poi cattedrale) presero forma imprese memorabili, di cui furono protagonisti figure come Donatello, Michelozzo, Maso di Bartolomeo, Paolo Uccello e Filippo Lippi. A loro va aggiunto il figlio di quest’ultimo, Filippino, che da Prato prese le mosse e a Prato tornò a lavorare ormai anziano. Su tutti però domina la figura carismatica di Fra Filippo, che fra gli anni cinquanta e gli anni sessanta del Quattrocento eseguì gli affreschi nella cappella maggiore del duomo.
Il libro, curato da Andrea De Marchi e Cristina Gnoni Mavarelli, è anche il catalogo della importante mostra al Museo di Palazzo Pretorio a Prato, la prima ricostruzione organica della giovinezza di Paolo Uccello mai tentata finora, un omaggio a Filippo Lippi e l’occasione per riscoprire quegli artisti che gravitarono attorno all’originale e inquieto pittore, come il Maestro della Natività di Castello o Fra Diamante, e che meritano di essere meglio conosciuti.