Il Museo Archeologico Regionale di Aosta prosegue l’indagine sulle avanguardie storiche del ‘900 focalizzando l’attenzione su Fortunato Depero, una delle figure maggiormente significative del secolo scorso che ha saputo proporre una visione dell’arte totale.
“Universo Depero”, a cura di Alberto Fiz e Nicoletta Boschiero, è organizzata dall’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta in collaborazione con il Mart di Rovereto che ha assicurato il prestito di una serie particolarmente significativa di opere, alcune mai esposte prima d’ora, che spaziano dal 1910 alla fine degli anni Quaranta.
La mostra fa parte di un progetto teso alla valorizzazione dell’artista, come confermano i tanti eventi internazionali che lo coinvolgono tra cui “Depero y la reconstruccion futurista del universo” proposta sino al 12 gennaio 2014 a La Pedrera di Barcellona, la grande rassegna sul futurismo in programma al Guggenheim di New York dal 21 febbraio al 1° settembre 2014 a cui farà seguito, in giugno, la personale “Depero futurista alla Fundacion Juan March” di Madrid. I prestiti del Mart sono arricchiti da testimonianze significative provenienti da altre realtà museali fondazioni, gallerie e musei aziendali come la Campari con cui si è sviluppato un lungo sodalizio durato dal 1925 al 1939. Non manca, poi, un nucleo di testimonianze che fanno parte della collezione personale dell’artista Ugo Nespolo che ha sempre considerato Depero un suo fondamentale punto di riferimento. La mostra in programma ad Aosta affronta l’Universo Depero nelle sue differenti declinazioni: sono esposte oltre 100 opere tra dipinti, arazzi, tarsie, panciotti futuristi (il Panciotto di Tina Strumia proviene del museo dell’Aeronautica Gianni Caproni di Trento), mobili, sculture, bozzetti, progetti, libri (tra cui il celebre Libro imbullonato del 1927), disegni e schizzi in un’esposizione che ripercorre l’iter creativo dell’artista dai suoi esordi in ambito simbolista (la mostra si apre proprio con un’opera simbolista come Il taglialegna del 1912) alla sua adesione al futurismo giungendo sino alle realizzazioni degli anni Quaranta quando appare evidente il recupero della tradizione e dell’arte popolare. In una rassegna così concepita, non mancano le riflessioni sul teatro e la danza (appaiono di particolare significato i progetti per I Balli Plastici provenienti dal Mart, oltre a due storici dipinti come Tarantella e Al Teatro dei Piccoli. Balli Plastici), sulle tappe che hanno condotto nel 1919 alla nascita di Casa Depero, sull’esperienza americana (qui nascono i progetti per Vanity Fair e Vogue), così come sullo stretto legame con il mondo pubblicitario che per Depero ha lo stesso valore della ricerca artistica indipendente, tanto che nel 1926 espone alla Biennale di Venezia una sua pubblicità per Campari, Squisito al selz. La rassegna è divisa in sei sezioni che delineano le fasi salienti della sua esperienza artistica: 1) Esordi e Futurismo; 2) Clavel e il Teatro; 3) Casa del Mago; 4) Pubblicità; 5) Stile d’acciaio; 6) Rivisitazioni. Nell’ambito dell’allestimento verrà realizzato un tappeto-installazione con 100 maxibottiglie di Campari Soda che riproducono in formato gigante la storica monodose disegnata da Depero nel 1932. Sarà proiettato, tra l’altro, Esplosioni di un artista del 2008, il video che il regista Luciano Emmer, un anno prima della sua scomparsa, ha voluto dedicare a Depero. Una mostra, dunque, che consente di ripensare, in termini nuovi, l’indagine di un artista che ha fatto dell’arte un’esperienza destinata a modificare la percezione dello spettatore che si trova coinvolto in spazi dove ogni dettaglio del proprio contesto ambientale e sociale viene ripensato in maniera radicale.
UNIVERSO DEPERO
Aosta, Museo Archeologico Regionale,
Piazza Roncas 12
13 dicembre 2013-11 maggio 2014
Inaugurazione: giovedì 12 dicembre ore 18.00
Orario: dal martedì alla domenica 10.00 – 18.00.
Lunedì chiuso.
Ingresso € 5,00 intero, € 3,50 ridotto