Vendere la propria collezione d’arte contemporanea di 7000 opere per salvare la propria azienda e il posto di lavoro dei 4000 impiegati. E’ quanto sta succedendo in Austria, dove il collezionista Karlheinz Essl per salvare la sua catena di negozi di bricolage bauMax sta per vendere allo Stato la sua collezione d’arte stimata 86 milioni di euro.
La collezione di Karlheinz Essl e della moglie Agnes è una delle più importanti del Paese. Cominciata negli anni ’70 e dal 1999 esposta al museo di Klosterneuburg (situato a nord di Vienna) che porta il loro nome, la raccolta si concentra sull’arte austriaca, con particolare attenzione alla pittura, ma comprende anche artisti europei, statunitensi, asiatici e latino-americani.
“Salvare i 7000 quadri e i 4000 posti di lavoro è estremamente importante” – ha dicharato Josef Osternayer, il Ministro della Cultura Austriaco, rispondendo alla proposta della coppia Essl. La preoccupazione è che la messa sul mercato di tutte queste opere possa rappresentare un’offerta eccessiva e quindi un “drammatico calo del valore dell’arte austriaca” – come ha affermato l’esperto d’arte Otto Han Ressler.