Ad ottobre 2013 aveva scatenato una vera e propria caccia al tesoro tra i newyorkesi: la sua mostra all’aria aperta “Better Out Than In” proponeva ogni giorno un nuovo graffito in un luogo a sorpresa di New York. L’evento aveva moltiplicato i suoi follower su Instagram, attenti ad ogni nuovo scatto pubblicato sul social network per cercare di rintracciare e visitare quel preciso angolo della city che portava le tracce dell’artista.
Ed è proprio così che Banksy si è aggiudicato il titolo di vincitore del Webby Award, ovvero il premio di personaggio dell’anno sul web che però l’artista non ha potuto e voluto ritirare in pubblico per non svelare la sua identità che tutt’oggi è segreta.
Il Webby Award, istituito nel 1996 dalla Academy of Digital Arts and Science, è il più grande riconoscimento sul web che valuta i migliori siti internet, i migliori video online, e tutto ciò che è interattivo. Banksy – con oltre 350,000 followers su Instagram – è stato scelto tra oltre 12,000 canditati provenienti da tutto il mondo e ha scavalcato la concorrenza grazie all’importanza che il web assume nella sua arte.
I suoi graffiti sono infatti sparsi in giro per il mondo, occupano pareti di luoghi pubblici, non sono tutelati e facilmente possono essere rubati, danneggiati o coperti da mani di vernice stese da chi non apprezza. Per i milioni di fan di Banksy è quindi difficile avere la possibilità di ammirare dal vivo le sue opere. Proprio per questo il miglior mezzo di divulgazione diventa il web.
