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Un raro Vermeer all’asta da Christie’s a Londra per 6-8 milioni di sterline

JOHANNES VERMEER (DELFT 1632-1675) SAINT PRAXEDIS JOHANNES VERMEER (DELFT 1632-1675) SAINT PRAXEDIS (Particolare) Estimate £6,000,000 – £8,000,000 ($10,284,000 - $13,712,000)
JOHANNES VERMEER (DELFT 1632-1675)  SAINT PRAXEDIS
JOHANNES VERMEER (DELFT 1632-1675)
SAINT PRAXEDIS (Particolare)
Estimate
£6,000,000 – £8,000,000
($10,284,000 – $13,712,000)

8 luglio 2014, Londra

Proviene dalla prestigiosissima collezione di Barbara Piasecka Johnson, la moglie del co-fondatore dell’azienda farmaceutica Johnson & Johnson, il dipinto che giocherà la parte del leone nell’asta estiva di Christie’s a Londra dedicata agli Old Masters, in programma il prossimo 8 luglio.

Si tratta di un rarissimo olio di Jan Vermeer, una delle uniche due tele ad essere ancora in mani private.

Firmata e datata 1655, l’opera, tra i primi lavori dell’artista realizzati all’età di 22 o 23 anni, è oggi stimata £6-8 milioni e spicca nel catalogo della vendita come un’occasione unica per tutti i collezionisti e appassionati dell’affascinante arte del pittore seicentesco.

JOHANNES VERMEER (DELFT 1632-1675) SAINT PRAXEDIS  Estimate £6,000,000 – £8,000,000 ($10,284,000 - $13,712,000)
JOHANNES VERMEER (DELFT 1632-1675)
SAINT PRAXEDIS
Estimate
£6,000,000 – £8,000,000
($10,284,000 – $13,712,000)

Santa Prassede è il soggetto di questo Vermeer. Dipinto nello stesso periodo di Cristo a casa di Marta e Maria, conservato alla National Galleries of Scotland (Edinburgo), e di Diana e le sue compagne del Mauritshuis a L’Aia, anche questa Santa Prassede si classifica come uno dei quadri più rappresentativi della carriera dell’artista prima che abbracciasse lo stile moderno per il quale oggi è celebrato in tutto il mondo.

La tela che Christie’s proporrà all’asta il prossimo 8 luglio, fu attribuita per la prima volta a Vermeer nel 1969 e incluso con certezza nell’opera dell’artista nel 1986.

A confermarne ulteriormente la paternità sono le recenti analisi condotte dal Rijksmuseum in collaborazione con la Libera Università di Amsterdam, che hanno accertato che la biacca, ossia il bianco di piombo utilizzato nella vernice, è tipica della pittura olandese e sicuramente non è italiana.

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