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Ai Musei Vaticani in mostra i marmi antichi nelle fotografie di Listri

Con l’esposizione dal titolo “Musei Vaticani. La collezione dei marmi antichi nelle fotografie di Massimo Listri” torna sotto i riflettori la raccolta di statuaria classica più importante del mondo e del prezioso scrigno architettonico del Museo Pio Clementino, progettato  tra la fine della cosiddetta Epoca dei Lumi e l’avvento della stagione neoclassica per ospitarla.
Musei-Vaticani-Pio-Clementino

La mostra, voluta da Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani e storico dell’arte, sarà visitabile fino al 2 dicembre 2014 e rappresenta un’occasione preziosa per apprezzare e conoscere la raffinatezza del progetto e dei materiali che accolgono la raccolta di statue classiche.

Il Museo Pio Clementino, infatti, situato all’interno dei Musei Vaticani, come sviluppo del nucleo originario dell’attuale Cortile Ottagono, fu realizzato da Clemente XIV e Pio VI (tra il 1769 e 1799) proprio per ospitare la collezione pontificia di sculture classiche, incrementata nel tempo anche grazie a nuovi scavi e donazioni di collezionisti privati.

Le architetture neoclassiche eseguite sotto la direzione di Alessandro Dori, Michelangelo Simonetti, Giuseppe Camporese e impreziosite dall’opera di pittori e decoratori costituiscono una sorta di “opera d’arte nell’opera d’arte”

Con il Trattato di Tolentino (1797) lo Stato della Chiesa fu costretto a cedere alla Francia di Napoleone i principali capolavori del Museo, che vennero infatti trasferiti a Parigi. Più tardi, a seguito del Congresso di Vienna (1815) e grazie all’impegno diplomatico di Antonio Canova, primo Direttore dei Musei Vaticani,  la maggior parte delle opere venne recuperata ed è attualmente visitabile.

 

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