6 novembre – 7 dicembre 2014, Ono Arte Contemporanea, Bologna
Hey Ho Let’s Go, queste sono le parole pronunciate dal coro nella canzone Blitzkrieg Bop/Havana Affair, il primo singolo pubblicato dal gruppo punk rock statunitense Ramones nel novembre 1975. La band ha compiuto i quarant’anni dalla sua formazione e per celebrare l’anniversario fino al 7 dicembre 2014 sarà possibile assistere a un’importante retrospettiva alla Ono Arte Contemporanea di Bologna.
La mostra, organizzata dal Patrocinio del Comune di Bologna, dal Consolato Generale degli Stati Uniti d’America, Firenze, Fondazione Cineteca di Bologna e dal Ramones Museum Berlin si distingue per le settanta fotografie inedite scattate dal manager dei Ramones, Danny Fields, che ha documentato i primi anni e i primi successi del gruppo.
Era il 1974 quando un gruppo di adolescenti, uniti dalla passione per la musica, si riunì a New York per mettere su una band del tutto improvvisata giacché ognuno di loro non sapeva suonare. Tuttavia bastarono solo pochi mesi per entrare pienamente in contatto con il tipo di musica che avrebbe rivoluzionato il Rock ‘n’ Roll, poiché i membri studiarono uno stile tutto loro, caratterizzato da un suono certamente più aggressivo dalle ritmiche veloci e dalle sonorità dure.
In realtà, il termine punk fu subito usato dalla critica musicale americana per identificare quei gruppi che si distinguono da una sonorità più grezza, nati in un modo un po’ arrangiato poiché gli stessi si riunirono nei loro garage per suonare. D’altra parte la storia accomuna anche altre band statunitensi, diventate poi celebri nel resto del mondo come gli Heartbreakers, Dead Boys, Voidoids, Television, mentre la controparte inglese si distingue dai gruppi come i Sex Pistols, Damned e The Clash.
La formazione iniziale, di quelli che in seguito sarebbero diventati i Ramones, era composta da Joey, la voce del gruppo, Johnny alla chitarra, Dee Dee al basso e Tommy alla batteria. Fu Dee Dee che attribuì il nome al gruppo, sebbene all’inizio non dicesse troppo sul serio, eppure quel nome fu accolto da tutti con grande fervore. In realtà, come spesso accade per quei gruppi che hanno fatto la storia della musica, le fonti della loro nascita sono diverse. Per questo c’è un’altra versione secondo la quale il nome deriverebbe dallo pseudonimo Ramone che Paul McCartney usava quando registrava negli hotels con i Beatles.
Sebbene i Ramones non siano i veri padri del punk, poiché essere fra i primi gruppi del genere non implica che abbiano influenzato tutti gli altri gruppi, hanno comunque apportato un loro personale contributo grazie anche al loro abbigliamento che ha inciso fortemente sull’industria culturale del tempo e degli anni successivi. La loro identità è, infatti, descritta dal look identico per tutti i membri: giubbotti di pelle nera, jeans strappati e scarpe da ginnastica. Ben presto furono imitati persino dagli adolescenti e dagli estimatori della categoria e s’imposero anche sulla scena dei locali underground.
«Indossavano tutti queste giacche di pelle nera. Sembrava che fossero entrate le SS. Dee Dee iniziò a contare 1-2-3-4…e fummo tutti colpiti da questo muro di suono. Questi ragazzi non erano hippy. Questo era qualcosa di completamente nuovo», dichiarò Legs McNeil, il futuro co-fondatore della rivista Punk nata nel 1976 che partecipò al concerto tenutosi il 16 agosto 1974 al CBGB’s-OMFUG (Country Blue-Grass Blues – Other Music For Umplifiting Gourmandizers, circa Altra Musica Per Simpatici Ghiottoni), il rock club nel Lower East Side di Manhattan che diventò importante per tutti gli artisti emergenti di New York, e che fece persino da laboratorio all’interno del quale si esibirono alcuni dei gruppi più influenti della scena punk come i Blondie.
Ciononostante il primo album The Ramones fu registrato nel 1976, presentato nel mese di aprile dello stesso anno e durante la prima settimana dalla sua uscita vendette più di cinquemila copie.
«Realizzarlo costò seicento dollari. I preliminari erano stati già tutti completati, perciò l’album non fu altro che il proclama. Si erano inventati da soli e probabilmente avrebbero fatto comunque l’album con seicento dollari», spiegò Danny Fields.
Fu un successo di critica e di pubblico, poiché il missaggio era caratterizzato da un ritmo di batteria minimale, su entrambi i canali, che fornivano una solida struttura per i testi cantati omettendo le parole del centro; le lievi variazioni del ritmo a sinistra e della chitarra a destra creavano un effetto di distorsione ritmico.
Sono passati trentotto anni dall’uscita dell’album e nel frattempo Blitzkrieg Bop/Havana Affair è stata inserita al 92oposto nella classifica delle 500 migliori canzoni di tutti i tempi della rivista Rolling Stones. Il gruppo è inoltre entrato ufficialmente nella Rock and Roll Hall Of Fame nel 2002, un evento al quale ebbe la fortuna di assistere Dee Dee a pochi mesi prima della sua morte. La mostra programmata a Bologna vuole quindi ricordare i fasti e i successi della band diventata un vero e proprio mito intramontabile.
_________________________
INFORMAZIONI UTILI
“Hey Ho Let’s Go”. The Ramones by Danny Fields
Ono Arte Contemporanea
Via Santa Margherita, 10 Bologna
6 novembre 2014 – 7 dicembre 2014
Per acquisti o informazioni: www.onoarte.com,
+39 051 262465.