La “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, denominata “Leonardo”, nata nel 1980, è la prima Banca Dati al mondo dedicata al contrasto del traffico di opere d’arte. Recentemente è stata realizzata anche una applicazione, la “iTPC”, che consente a tutti di fornire un contributo nella lotta al crimine contro l’arte.
Grazie alla Banca dati, attualmente informatizzata con oltre 169.000 eventi, 5.900.000 oggetti descritti e 574.000 immagini, è stato possibile ottenere risultati brillanti anche in contesti internazionali.
La necessità di porsi al passo coi tempi nel contrasto ai reati in danno del patrimonio culturale ha permesso di accrescere anche le capacità di interfacciarsi con il cittadino attraverso lo studio e la sperimentazione di nuovi strumenti.
Oltre alle possibilità di ricercare e consultare – mediante i tradizionali siti www.carabinieri.it e www.beniculturali.it – più di 14.500 beni culturali di elevato valore (reperti archeologici, dipinti, sculture, oggetti chiesastici, beni librari) estratti dalla stessa Banca Dati e ai “consigli” per gli utenti che intendano avvicinarsi al mercato dell’arte o che subiscano furti di beni culturali pubblicati da tempo sul sito www.carabinieri.it, è stata realizzata l’applicazione “iTPC”, per dispositivi mobili smartphone e tablet.
L’applicazione, che consente a tutti di fornire il proprio contributo nella lotta al crimine contro l’arte, supportando il Comando CC TPC con la segnalazione di opere di dubbia provenienza, rende disponibili i seguenti servizi:
– consultazione dei bollettini delle ricerche, pubblicati dal TPC e contenenti informazioni sui beni culturali di maggiore rilevanza illecitamente sottratti;
– ricerca visuale che consente di verificare, in tempo reale, attraverso la comparazione delle immagini contenute in un archivio informatico dedicato (selezione dei beni di maggiore rilevanza presenti nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti), se un bene fotografato dall’utente è ricercato dal TPC;
– informazioni su come contattare e raggiungere la sede CC TPC geo-localizzata come più vicina;
– creazione guidata dell’Object-ID.
L’Object ID, in particolare, (disponibile presso qualsiasi Comando Arma; compilabile on-line o scaricabile su www.carabinieri.it) opportunamente compilato diviene utile in caso di furto del bene, perché, nel consentire l’agevole informatizzazione degli elementi descrittivi nella “Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, ne favorisce la costante comparazione con quanto giornalmente è oggetto di controllo e, dunque, il recupero.