Il potere creativo e generativo delle donne. Nell’arte, nella società
La Grande Madre spalanca le sue braccia al pubblico. Dal 26 agosto la genitrice espositiva accoglierà al piano nobile di Palazzo Reale di Milano 130 artisti internazionali per analizzare l’iconografia e la rappresentazione della maternità nell’arte del Novecento, dalle avanguardie futuriste, dadaiste e surrealiste alle artiste femministe degli anni Settanta del Novecento, fino ai nostri giorni.
Una mostra sul potere della donna, che si snoderà su un allestimento che si estenderà su una superficie di circa 2.000 metri quadrati al piano nobile: partendo dalla rappresentazione della maternità, l’esposizione passerà in rassegna un secolo di scontri e lotte tra emancipazione e tradizione, raccontando le trasformazioni della sessualità, dei generi e della percezione del corpo e dei suoi desideri.
“Ci sono molte opere in relazione con il tema di Expo Milano 2015, immagini in cui è il Pianeta a nutrire noi e forse questa prospettiva ecologista si lega profondamente al tema della maternità: le madri sono più sensibili alla generosità della terra” spiega Gioni “Nelle fotografie di Ana Mendieta vediamo per esempio l’artista immergersi e nascondersi nella terra, ritornare alla terra: sono immagini forti e ricche di associazioni mitologiche ed ecologiste”. La mostra sarà arricchita da installazioni, video e cicli fotografici di pregio. Tra le tante artiste presenti, ricordiamo Giannina Censi, Marisa Mori, Sophie Taeuber-Arp, Frida Kahlo, Dora Maar, Maria Maiolino, Yoko Ono, Barbara Kruger e Cindy Sherman.
Dalle veneri paleolitiche alle ‘cattive ragazze’ del post-femminismo, passando per la tradizione millenaria della pittura religiosa con le sue innumerevoli scene di maternità, la storia dell’arte e della cultura hanno spesso posto al proprio centro la figura della madre, simbolo della creatività e metafora della definizione stessa di arte. Archetipo e immagine primordiale, la madre e la sua versione più familiare di “mamma” sono anche stereotipi intimamente legati all’immagine dell’Italia.
Saranno passate in rassegna le rappresentazioni della maternità che hanno caratterizzato il corso del Novecento, i rapporti familiari tesi e le trasformazioni culturali che hanno attraversato lo scorso secolo, il mito della donna meccanica di impronta dadaista, il simbolismo e le opere di rottura delle artiste femministe degli anni Sessanta e Settanta. “Forse il cliché più diffuso e pericoloso legato alla donna nella storia dell’arte è la sua rappresentazione passiva. Nel corso del Novecento si inseguono tanti stereotipi e miti: quelli della femme fatale o quelli della musa” racconta il curatore “Questi sono esempi particolarmente importanti all’inizio del secolo, anche nel mondo dell’arte d’avanguardia che pure immaginava nuove società e nuovi ruoli sessuali. Spero che la nostra mostra racconti l’emergere di visioni più complesse e ricche della donna”. Mi sono soprattutto chiesto se e quanto fosse legittimo parlare di madri e donne, come se appunto essere donna fosse sempre necessariamente collegato alla maternità” afferma Gioni “Gran parte della mostra, soprattutto nelle parti concentrate sull’inizio Novecento, raccontano di donne che cercano di sfuggire alle aspettative opprimenti proiettate su di loro dalla famiglia, dalla tradizione, dallo Stato”.
Le opere in mostra
INFORMAZIONI UTILI
A cura di Massimiliano Gioni
Palazzo Reale Piazza Duomo 12 – 20121
Milano 26 agosto – 15 novembre 2015
lunedì 14.30 – 19.30
martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 – 19.30
giovedì e sabato 9.30 – 22.30
ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
biglietti
intero 8 €
ridotto 5 €
Fondazione Nicola Trussardi
Piazza Duse 4 – 20122 Milano
T. +39 02 8068821 – info@fondazionenicolatrussardi.com
www.fondazionenicolatrussardi.itpromossa da Comune di Milano Cultura
ideata e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi
insieme a Palazzo Reale per Expo in Città 2015
https://www.youtube.com/?feature=ytca
Vorrei partecipare con una mia opera della Madre in terracotta e acrilico, è possibile grazie
Sonia Savini