Tinte tenui e nature morte che si avvicinano all’arte astratta. Le tele di Giorgio Morandi, a cinquant’anni dalla morte dell’artista continuano ad affascinare il pubblico e ad esercitare influenze sugli artisti contemporanei. Lo dimostra la mostra “Object / Space – Giorgio Morandi e Robert Ryman” realizzata dalla Galleria d’Arte Maggiore G.A.M. di Bologna in collaborazione con la Kohn Gallery di Los Angeles che metterà a confronto due artisti separati da epoca, correnti e luogo geografico, ma sorprendentemente vicini nella ricerca stilistica. L’appuntamento sarà negli spazi espositivi della Kohn Gallery (1227 N. Highland Avenue, Los Angeles, CA 90038, USA) dal 19 settembre al 31 ottobre.
Se l’arte di Morandi si sviluppa in un armonioso ritmo di oggetti, dipinti seguendo linee eleganti che esaltano luci e colori – veri protagonisti della scena – le opere Robert Ryman commistionano pittura e scultura, creando superfici complesse di luci ed ombre. Egli accentua l’oggettualità dell’opera e mette in discussione il limite che separa l’oggetto dallo spazio che lo circonda.
Dove trovare il punto di congiunzione, allora? Se le opere di Morandi si astraggono da spazio e tempo, lo fanno attraverso un minimalismo antesignano, così all’avanguardia per i suoi tempi, da anticipare tendenze che esploderanno in correnti neoavanguardistiche di cui Ryman è esponente di spicco.
La carriera dell’artista americano inizia dieci anni prima della scomparsa di Morandi e la sua sperimentazione va avanti da ormai più di mezzo secolo. Ad oggi, dopo oltre 100 mostre personali in dodici nazioni (la prima già nel 1967), Ryman rimane un personaggio in costante trasformazione, mai adagiato su tendenze consolidate, alla costante ricerca di quella freschezza che solo i territori inesplorati dell’arte possono dare. Dipinge o disegna su numerosi tipi di base tra cui tela, acciaio, alluminio, plexiglas, vinile e materiali complessi. Si definisce realista perché, adoperando due elementi semplici ed essenziali quali luce e spazio, abolisce qualsiasi finzione.
“Astrarre” deriva da abstrahĕre, ossia trarre via, carpire un elemento dal contesto che lo circonda per esaltarlo. In arte ciò avviene attraverso una sintesi e una stilizzazione che escludono tutto ciò che è superfluo; questa è l’astrazione di Morandi, che crea forme pure e volumi in attenti giochi cromatici; questa è l’astrazione di Ryman che concentra la composizione su ritmo, luce e spazio.
Questa mostra sarà un’altra occasione per la Galleria d’Arte Maggiore di Bologna per mettere in luce come la storia dell’arte sia creata da continue connessioni tra arte moderna e contemporanea, proponendo un dialogo tra due artisti distanti nello spazio e nel tempo, ma artisticamente molto vicini.
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INFORMAZIONI UTILI
Titolo: “Object / Space – Giorgio Morandi e Robert Ryman”
Date: dal 19 settembre al 31 ottobre
Sede: Kohn Gallery, 1227 N. Highland Avenue, Los Angeles, CA 90038, USA