Si è spenta all’età di 97 anni Carol Rama, nel suo appartamento-studio in centro Torino.
La ricorderemo come una delle artiste più eccentriche del XX secolo, nonostante il riconoscimento internazionale sia arrivato in età matura.
La sua prima mostra nel dopoguerra, organizzata alla Galleria Faber scandalizzò il pubblico e venne chiusa perché ritenuta oscena. Carol Rama, all’anagrafe Olga Carolina Rama, continuò però a dipingere, restando fedele a se stessa e al suo anticonformismo.
Nel 1948 arrivò la prima Biennale di Venezia. E qui tornò ad esporre nel ’50, nel ’56 e nel ’93, per poi essere premiata nell’edizione del 2003 diretta da Francesco Bonami con il Leone d’Oro alla carriera.
Autodidatta, imparò a dipingere frequentando Felice Casorati e circondandosi di personalità di spicco come Andy Warhol e Man Ray. Tra le persone a lei più care, il poeta Edoardo Sanguineti.
Il libro “Carol Rama. Il magazzino dell’anima” pubblicato da Skira lo scorso anno, racconta la vita e l’attività dell’artista nella sua casa-studio divenuta un ricchissimo magazzino pieno di opere e ricordi.