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La Cappella Sistina si trasforma in studio di registrazione

Per la prima volta il Vaticano ha aperto le porte della Cappella Sistina per un’incisione in studio con il coro residente, il più antico del mondo. Il nuovo album, Cantate Domino, cattura i suoni eterei di questa musica eseguita dal coro personale del Papa in un’acustica straordinaria.

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L’album, preparato con la speciale autorizzazione del Vaticano, comprende musica rinascimentale composta per il Coro della Cappella Sistina da Palestrina, Lasso e DaVittoria, due canti gregoriani, nonché due prime registrazioni mondiali: il famoso Miserere di Allegri nella versione originale, secondo il Codice Sistino del 1661, e un Nunc dimittis attribuito a Palestrina, tuttora in uso durante le celebrazioni papali. Cantate Domino offre questi pezzi proprio come erano stati concepiti: in latino e incisi nel luogo per cui erano stati composti.

Il Coro della Cappella Musicale Pontificia detta “Sistina” è formato da venti cantori adulti e da trenta pueri cantores. Ne fa parte anche il baritono Mark Spyropoulos, primo membro britannico stabile del coro. Il direttore è Massimo Palombella, nominato cinque anni fa da Papa Benedetto.

“La musica che abbiamo registrato è stata composta per le Celebrazioni Papali nella Cappella Sistina da compositori che scrissero appositamente per la Cappella Musicale Pontificia”, ha detto monsignor Palombella. “La Cappella Sistina è stata consacrata nel1483 e da allora è stato il luogo dove ha cantato ininterrottamente la Cappella Musicale Pontificia. In questi ultimi anni, a seguito di un intenso e quotidiano studio specifico circa la musica sacra nel rinascimento e la sua pertinenza estetica, siamo giunti al punto di poter affrontare un’interessante e significativa registrazione, in questo straordinario luogo, con questa prestigiosa etichetta. La mia speranza è che questi capolavori musicali possano raggiungere milioni di ascoltatori in tutto il mondo per metterli in contatto con la storica cultura e la profonda spiritualità della Chiesa Cattolica”.

 

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