Il Marco Simone Golf & Country club di Guidonia ospiterà il più importante evento golfistico al mondo. É la prima volta in Italia
La Ryder cup è la più importante manifestazione di golf al mondo. La Commissione Ryder Cup Europe ha premiato la candidatura italiana, che ha superato la concorrenza di Austria, Germania e soprattutto della Spagna che si presentava con il Pga Catalunya di Girona.
Che cos’è la Ryder Cup.
La Ryder Cup, nata nel 1927, è una sfida golfistica tra Europa e Stati Uniti, il trofeo fu donato dall’inglese Samuel Ryder. La gestione è co-gestita dall’European Tour e dalla PGA of America. Fino al 1971 la sfida era tra Stati Uniti e Gran Bretagna (15 a 3 per gli americani, con un pareggio nel 1969); nel ‘73 l’Irlanda fu incorporate con la Gran Bretagna e nel 1979 tutto il resto d’Europa che ha vinto otto edizioni sulle ultime dieci ed è campione in carica.
Nel 1997 si è svolta in Spagna a Valderrama (dove giocò anche Costantino Rocca) e nel 2018 sarà a Parigi al Golf National di Saint Quentin en Yvelines, e ora con questa conferma in Italia al Marco Simone Country club nel 2022 e uniche tre volte fuori dalla Gran Bretagna (quando è toccato all’Europa).
I numeri della Ryder Cup. I praticanti golfisti sono 61 milioni in 120 nazioni, è per questo che la Ryder Cup è un appuntamento importante, è il terzo evento sportivo al mondo dopo le Olimpiadi e la Coppa del Mondo di calcio (per esposizione mediatica e indotto economico). La Ryder Cup richiama 300.000 spettatori con 192 paesi collegati attraverso un network di 53 emittenti televisive per un totale di più di 500 milioni di spettatori per ciascun giorno di gara (dati ultima Ryder). La società KPMG ha stimato che la Ryder Cup 2022 porterà per Roma e l’Italia nel periodo 2016/27 oltre 500 milioni di euro di indotto.
La storia della candidatura italiana.
Così Laura Biagiotti nel novembre 2014: “Sono lieta e orgogliosa che la Federazione Italiana Golf abbia deliberato all’unanimità la scelta del percorso del Marco Simone Golf Club, quale campo ospitante la Ryder Cup edizione 2022. Per il buon fine di questo ambiziosissimo progetto di portare per la prima volta in Italia questo evento “megagalattico” occorre una straordinaria sinergia del Sistema Italia e della Comunità direttamente interessati. Credo che il connubio sport e turismo rappresenti l’ideale strumento di promozione del nostro Paese nel mondo, e la disputa di un trofeo internazionale così prestigioso rappresenti per l’Italia, per Roma e per il territorio circostante una opportunità unica per la valorizzazione e crescita delle imprese italiane”.
Il 26 marzo la Commissione Ryder Cup Europe, coordinata dal direttore Richard Hills, ha effettuato il sopralluogo al circolo di Guidonia.
Ora (14 dicembre 2015) la bella notizia. Il Presidente di Coni Servizi e della Federazione Italiana Golf, Franco Chimenti ha dichiarato: “Si apre una nuova era per il movimento golfistico italiano. L’assegnazione della Ryder Cup certifica l’ingresso dell’Italia nell’elite del golf mondiale. Abbiamo presentato un progetto estremamente solido grazie al sostegno del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi e di otto ministeri. Possiamo contare, inoltre, su un pool di sponsor di grande prestigio: un’offerta pubblica e privata che assicura al golf italiano un futuro di grandi prospettive. Il nostro percorso è stato condiviso e supportato sin dal principio dal Coni e per questo voglio ringraziare il Presidente Giovanni Malagò. Abbiamo battuto la concorrenza di nazioni golfisticamente evolute e ciò deve riempirci d’orgoglio. Il fascino di Roma, la straordinaria capacità recettiva e l’innegabile appeal turistico hanno sicuramente giocato a nostro favore. A tutto ciò va aggiunta la vicinanza con il centro della città del Marco Simone Golf & Country Club, circolo con un percorso di grandi contenuti tecnici, il cui progetto di restyling ne valorizzerà le caratteristiche. La presenza della famiglia Biagiotti (proprietaria del Circolo ndr) ha dato ancora più prestigio alla nostra candidatura, rappresentando al meglio il modello del made in Italy vincente”.
Pro e contro.
Pro. Evento unico per l’Italia, per il golf italiano, con una visibilità incredibile per il nostro Bel Paese e la possibilità di avere un indotto economico, turistico-culturale eccezionale.
Contro. Se non si lavorerà sulla viabilità per arrivare al Circolo, le sue buche e la club house ci sarà una caduta negative di imagine internazionale.
Il Marco Simone Golf & Country Club è un’oasi di relax nel verde a 17 chilometri dal centro di Roma con un campo esteso su 110 ettari, che offre 27 buche e la vista da numerosi scorci della Cupola di San Pietro. Disegnato dall’architetto americano Jim Fazio, è stato sede dell’Open d’Italia nel 1994.
I percorsi.
Championship. E’ il Percorso di 18 buche che si estende su quasi cento ettari con le ondulazioni classiche della campagna romana. Un abile e complicato lavoro di shaping ha permesso di trasformare degli antichi percorsi di caccia e pascoli in un avvincente susseguirsi di buche, pur mantenendo inalterate le caratteristiche originarie. Jim Fazio da prova della sua grande abilità disegnando due perfetti giri di 9 buche che partono e rientrano alla sontuosa Club House, regalando ai giocatori grande divertimento. Dai primi passi al professionismo, infatti, la grande varietà di tees di partenza permette di giocare ogni buca da punti diversi, mettendo in gioco ad ogni tiro ostacoli sempre nuovi.
Resort. Il percorso a 9 buche consente un approccio al golf molto coinvolgente. Studiato appositamente per consentire ai giocatori di percorrere i fairway già dalle prime apparizioni sul verde, regala sicuro divertimento anche ai più esperti. Un grado manutentivo pari al percorso Championship completa un offerta esclusiva.
Driving Range. Situato in un ampia vallata, il campo pratica si presenta con tre ampie terrazze che danno la possibilità di praticare dall’erba per tutto l’anno. La sua lunghezza permette la pratica da entrambe le estremità in totale sicurezza, e la sua ampiezza consente di riservare aree per Golf Clinics ed eventi privati.
La Club House. L’edificio, progettato dall’architetto Piero Pinto, ha una superfice di mq 7000 divisa in tre piani ed ha una forma simmetrica che è virtualmente divisa dall’ingresso con l’ariosa reception. Due ali con immense vetrate danno il benvenuto ai clienti che hanno subito l’occasione di spaziare con lo sguardo verso i due percorsi di golf. Sul lato destro troviamo il ristorante “On the Green” che ha una capienza di 200 posti con il suo lounge bar. Al piano superiore una sala privata con oltre 250 posti e una terrazza mozzafiato direttamente affacciata sulla piscina e sulla buca 18 del percorso Championship. Sul lato sinistro sono situati invece i saloni sociali con la sala premiazione, la sala camino e le sale gioco; al piano superiore le sale meeting da 25 a 150 posti con vista sulla buca 1 e sul Driving Range. Gli ampli spogliatoi con le zone fitness e relax si trovano al piano inferiore da dove è poi possibile raggiungere i percorsi e il campo pratica attraverso l’ampia sala sacche del Caddie Master.