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Gli artisti emergenti del 2016 nel libro del “CorrierEconomia” in edicola dall’8 febbraio

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Da lunedì 8 febbraio 2016 in tutte le edicole italiane è disponibile il volume “2016 Investire in sicurezza” edito dal CorrierEconomia nel quale un intero capitolo è dedicato a 10 domande e risposte sul mercato dell’arte. In coda al paragrafo sull’arte –come ogni anno– compaion0 232 nomi di artisti italiani viventi con i relativi range di quotazioni (min-max) sui quali è consigliabile tenere gli occhi aperti. Sono artisti che possono permettere in futuro ottime performance nei rendimenti e che stanno crescendo nell’attenzione sia del pubblico che della critica. Il capitolo sull’arte è stato realizzato dal nostro direttore Paolo Manazza insieme a Chiara Faglia, Giulia Mauri e Luca Zuccala. Ecco l’anteprima della prima domanda e risposta.

 

1) Quali sono stati i risultati e le tendenze del mercato internazionale dell’arte nel 2015?
Il 2015 è stato l’anno dei record e dei capolavori blue chip. Questa stessa affermazione è stata fatta più volte negli ultimi anni, supponendo in ogni occasione di essere già arrivati ai vertici e che l’anno seguente non avrebbe potuto essere migliore. Ma il mercato dell’arte non smette mai di sbalordire. Certo, i buoni risultati non si scartano in un pacchetto regalo ma si sudano e si conquistano. E così è stato per i successi di questo 2015. Arrivati principalmente dalla casa d’aste Christie’s che ha dominato la classifica delle dieci opere più costose in asta, con un sette a tre rispetto a Sotheby’s. L’anno appena concluso è stato lo scenario di aggiudicazioni milionarie, riprese da tutti i media del mondo, con una presenza sui quotidiani e nei telegiornali molto alta. Tanto da far credere che anche il mercato dell’arte con i suoi “attori” possa avere l’appeal delle notizie di gossip più succulente e presentare Modigliani o Picasso come delle rock star! Guardando solo alla top ten (consultala nell’appendice in fondo al capitolo) delle opere d’arte più care vendute in asta si vede già come la “barriera psicologica” dei 100 milioni di dollari (il prezzo più caro del 2014 è stato “Chariot”, una scultura di Alberto Giacometti del 1952 venduta a New York per $100.965.000) sia stata infranta – e non di poco – da ben tre opere! E anche la quarta classificata l’ha davvero sfiorata. Pablo Picasso si è conquistato il gradino più alto del podio con il grande “Les femmes d’Alger (Version ‘O’)” del 1955, venduto per 179.365.000 dollari nel maggio dell’anno scorso, infrangendo il record per l’opera d’arte più cara venduta all’asta e per l’artista. Ma a novembre 2015 Amedeo Modigliani ha dato del filo torcere al padre del Cubismo. Il magnate cinese Liu Yiqian ha acquistato un sensuale nudo del 1917/19 per 170.405.000 $. Lo svizzero Alberto Giacometti ha ottenuto “solo” la medaglia di bronzo con i 141.285.000 battuti per “L’homme au doigt”, oltre 41 milioni in più rispetto al primo prezzo più alto del 2014. Parlare di cifre esatte al momento della pubblicazione di questo inserto non è possibile. Sotheby’s, quotata sul mercato borsistico americano e quindi necessariamente più trasparente della competitor, ha già comunicato l’incasso del 2015, che si aggira su 6 miliardi di dollari, mentre Christie’s probabilmente diffonderà il suo bilancio 2015 più avnti. Guardando alle somme dei totali delle due major dal 2009 al 2014, si vede una crescita eccezionale: da 6,1 miliardi, in sei anni i fatturati sono più che raddoppiati. Nel 2014 il totale è stato infatti di 14,5 miliardi. Si è visto quindi un incremento del 137,7%. Ma come accennavano sopra, i risultati top sono arrivati grazie allo spirito d’iniziativa e alla ricerca continua di spunti nuovi. Così Christie’s ha cambiato la sua politica e il suo approccio al mercato introducendo le “Concept Sale”, ossia le vendite che raccolgono opere intorno a un tema, seguendo una strategia volta a stimolare il mercato e cercando di aggregare in una sola settimana le aste di moderni e contemporanei, proponendo un catalogo realizzato ad hoc che segua, per l’appunto, un filo rosso. E che quest’anno ha permesso nei due nuovi appuntamenti di maggio e novembre (rispettivamente “Looking Forward to the Past” e “The Artist’s Muse”), una pioggia di record e di prezzi stellari. Si vedrà se nel 2016 anche Sotheby’s cercherà di allinearsi alla competitor e cosa New York proporrà per il mese di maggio.

Ed ecco le altre 9 domande le cui risposte potrete leggere acquistando il volume in edicola da lunedì 8 febbraio 2016 (costo 7,90 €):

Che fare nel 2016? Le occasioni e i pericoli di un investimento speculativo
Arte antica, moderna o contemporanea? Dove è meglio puntare?
Come sta andando  il mercato dell’arte in Italia?
Quali saranno le prospettive dell’investimento in arte nel nostro Paese?
Come bisogna muoversi, per ottimizzare le scelte, sul mercato dei contemporanei viventi?
Gioielli, orologi e i beni rifugio per eccellenza. Dove acquistarli al meglio?
Quali sono  gli appuntamenti imperdibili per restare aggiornati sulle tendenze?
Formarsi o informarsi sull’arte?
Come investire in arte nel 2016 con quattro diversi portafogli

 

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