Print Friendly and PDF

La Rocca di Angera torna al suo antico splendore

Rocca di Angera, Lago Maggiore Rocca di Angera, Lago Maggiore

Le coloratissime tappezzerie medievali della Rocca di Angera tornano a risplendere. L’incantevole dimora della famiglia Borromeo, che domina il Lago Maggiore, apre al pubblico e diventa luogo ideale per matrimoni e serate di gala.

Rocca di Angera, Lago Maggiore
Rocca di Angera, Lago Maggiore

A inaugurare la nuova veste dell’antico maniero, la festa nuziale di Beatrice Borromeo e Pierre Casiraghi, preceduta da quella di Riccardo Montolivo, calciatore della Nazionale e del Milan, con l’attrice fiorentina Cristina De Pin. Due feste memorabili, che hanno dimostrato come la scenografia dell’antico castello di Angera, con i suoi giardini affacciati sul Lago, sia assolutamente perfetta.

nuziale di Beatrice Borromeo e Pierre Casiraghi, Rocca di Angera
Festa nuziale di Beatrice Borromeo e Pierre Casiraghi, Rocca di Angera

Dal prossimo 18 marzo, la Rocca Borromeo ad Angera è pronta ad aprire le sue porte al pubblico con numerose attività in calendario. Tra le aree recuperate anche il Giardino Medievale ai piedi della Rocca e l’antica chiesa del complesso. All’interno della Rocca invece, al termine di un restauro, molto impegnativo condotto dall’equipe di Carlotta Beccaria, è possibile ammirare il ciclo affrescato della Sala della Giustizia, uno dei più importanti esempi del gotico internazionale in terra lombarda.

Sala di Giustizia restaurata, Rocca di Angera, Lago Maggiore
Sala di Giustizia restaurata, Rocca di Angera, Lago Maggiore

Quelli che sino a ieri si presentavano come severi ambienti resi asettici da molte mani di calce sovrappostesi nei secoli, tornano ad essere un allegro caleidoscopio di luci colorate riflesse dalle acque del Lago.

I grandi ambienti trecenteschi riprendono, dopo mezzo millennio, il loro aspetto originario. Nell’ala Scaligera, la più antica della Rocca, ad esempio sono stati ripristinati ampi ambienti destinati ad ospitare esposizioni ed eventi temporanei. Per preservare una grande storia ma anche per continuare ad essere all’altezza di una grande tradizione di accoglienza.

www.isoleborromee.it

Commenta con Facebook

leave a reply

*