Domenica 6 marzo 2016 il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano partecipa al secondo Educational Day promosso da AMACI raccontandosi “nudo” al pubblico in due incontri gratuiti con lo studio Gardella.
C’è chi l’ha voluto completamente buio. Chi destrutturato. Chi illuminato solo con luce naturale. C’è chi ha dipinto intere pareti, chi le ha bucate, cesellate, macchiate di sangue, chi ha murato intere stanze e ci ha permesso soltanto di spiare all’interno. Alcuni hanno oscurato le grandi vetrate che guardano il giardino, altri hanno segnato per sempre la facciata. Alcuni l’hanno riempito di odori, altri di suoni.
Sono tante le forme che il Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano ha preso in questi anni e domenica 6 marzo 2016, in occasione del secondo Educational Day promossa da AMACI Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, il PAC ha scelto di mostrarsi nudo, per quello che è, senza opere d’arte, abbellimenti né trucchi e di raccontare la sua storia.
Anche quest’anno infatti i musei AMACI di tutta Italia apriranno le porte per una giornata di attività gratuite – a cura dei Dipartimenti Educativi dei Musei associati e promossa dall’Associazione– interamente dedicata ad avvicinare, conoscere e dialogare con il pubblico dell’arte contemporanea.
Progettato da Ignazio Gardella nel 1949 e aperto nel 1954, il PAC è stato uno dei primi esempi in Italia di architettura pensata unicamente per l’arte contemporanea. Un monumento al moderno, che dialoga timidamente con la città attraverso la grande e luminosa vetrata che si affaccia sullo splendido giardino all’inglese – il primo a Milano – della Villa Reale.
Il pubblico sarà guidato eccezionalmente dallo studio Gardella che racconterà le sfide e il senso della realizzazione di uno spazio per l’arte nel contesto degli anni Cinquanta, fino al dilemma della ricostruzione, condotta da Ignazio Gardella con il figlio Jacopo dopo l’attentato del 1993, che distrusse l’intero edificio. Insieme con il Dipartimento Educativo del PAC, l’incontro svelerà anche i retroscena e gli aneddoti del lavoro con gli artisti attraverso le installazioni, le performances e gli interventi site specific nati in relazione agli spazi.
Un’occasione unica per riscoprire il senso di un luogo che appartiene a Milano, distrutto e poi ricostruito, sotto la cui pelle vivono ancora interventi di artisti internazionali stratificati negli anni, da Emilio Vedova a David Tremlett, da Daniel Buren a da Richard Long fino a Carlos Garaicoa.
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Domenica 6 marzo 2016
ore 12.00 e 15.30.
Durata 60 minuti circa
Gli incontri saranno guidati e gratuiti.
Si consiglia la prenotazione T 3395713185
www.pacmilano.it