A Perugia si prevede un weekend ricco di appuntamenti prestigiosi in occasione della decima edizione del Festival Internazionale del Giornalismo. Ecco i principali eventi da appuntarsi in agenda nel week end tra Sabato 9 e Domenica 10 Aprile 2016.
Sabato 9 il fil rouge che lega gli speech dei tanti personaggi presenti sono la lotta al terrorismo e i new media. Tra gli eventi da segnare in agenda: alle ore 10.00 il palco del Teatro della Sapienza la carta stampata incontra la Silicon Valley in un dibattito sui rapporti fra l’industria delle news e le piattaforme social. Alle ore 11.00 la Sala Raffaello dell’Hotel Brufani, ospita invece il panel dal titolo La comunicazione è una bella storia, con Marco Bardazzi executive VP comunicazione esterna Eni, Giovanni Boccia Artieri Università di Urbino, Barbara Sgarzi giornalista e scrittrice, Andrea Vianello giornalista. Due incontri per riflettere come sta cambiando il rapporto tra comunicazione e informazione.
Tiranni, terroristi, interventi stranieri: il triangolo maledetto, è invece il titolo dell’attesissimo talk di Iyad El-Baghdadi attivista per i diritti umani e scrittore emiro, espulso dal Paese per il suo ruolo fondamentale durante la Primavera Araba, grazie, per l’appunto, al suo account Twitter. Alle 12.15 Iyad El-Baghdadi, in Sala dei Notari, passa il testimone al pluripremiato giornalista e corrispondente australiano Peter Greste per una riflessione non convenzionale sul tema della guerra al terrore e la guerra alla libertà di informazione.
Alle ore 15.30 nella Sala dei Notari, debutta al IJF la giornalista Franca Leosini autrice del programma televisivo cult, Storie Maledette (Rai 3). In concomitanza alla conduttrice notrana a Palazzo Sorbello, si parla invecd di Islam, rifugiati ed Europa con Michael Braun penna di “Mutti. Angela Merkel spiegata agli italiani” (2015) e Franco Cardini autore del libro “L’Islam è una minaccia. Falso!” (Laterza, 2016).
Alle ore 16.30 nella Sala dei Notari: Raqqa is Being Slaughtered Silently: il coraggio di raccontare la Siria sotto l’ISIS. Ai microfoni della decima edizione dell’IJF di Perugia i due dei fondatori di Raqqa is Being Slaughtered Silently (RBSS), la campagna rivoluzionaria di informazione nata a Raqqa – ritenuta sede e capitale dello Stato Islamico- con l’obiettivo di pubblicare e distribuire contenuti online in arabo e in inglese per documentare il massacro nella città, coprendo il silenzio dato dall’assenza di giornalisti sul campo, sia nazionali che internazionali.
Con il calare della sera è lo spettacolo a far da protagonista. Alle ore 21.00 infatti nella Sala dei Notari, per gli serie-maniaci la proiezione in anteprima italiana della seconda stagione di The Man in the High Castle, presentate (niente di meno che) dal Vice President di Amazon Studios, Roy Price. E per i più giovani tra il pubblico, accorre alla sedicesima edizione del IJF anche uno dei rapper più famosi e amati della scena musicale italiana e giudice di X-Factor, Fedez.
Domenica 10 Aprile si apre con una triste notizia: la cancellazione del dibattito dal titolo Terrorismo, laicità e democrazia radicale con Giuliano Ferrara e Paolo Flores D’Arcais, annullato a causa di motivi familiari del direttore di MicroMega. Confermata invece la presentazione, alle ore 10.30, del libro Silenzi di Stato, dieci storie di trasparenza negata e di cittadini che non si arrendono. Insieme a Helen Darbishire, una delle massime esperte europee di libertà d’informazione, verrà presentata un’utile guida per sostenere le azioni legali di giornalisti, cittadini e associazioni mirate a difendere ed espandere il diritto di accesso all’informazione.
In concomitanza a Palazzo Sorbello si torna a parlare del conflitto siriano. Al centro dell’attenzione i relatori tra cui Daniele Ranieri (Il Foglio) e Marta Serafini (Il Corriere della Sera) la necessità di riportare le testimonianze degli attivisti che hanno il coraggio di portare al mondo intero la loro testimonianza sulla tragedia che scuote il Medio Oriente.
Dalle 11.00 a mezzogiorno Lelio Simi, co-fondatore di DataMediaHub, spiega la rivoluzione che sta cambiando il modo di fruire le notizie: la newsletter, da “megafono” utilizzato unicamente per promuovere i propri contenuti a vero e proprio progetto editoriale. Con le presidenziali della Casa Bianca, l’esperimento, tutto inglese, di utilizzare le newsletter come fonde di comunicazione one-to-one tra lettore e giornalista è esploso in tutto il mondo, portando alla rinascita di un medium da non sottovalutare, capace di – come sosteneva il pluripremiato filosofo Marshall McLuhan – trasformare il medium nel messaggio stesso.
Interessante inoltre l’analisi fornita da Simi delle principali case history delle newsletter in campo editoriale (Daily Brief Quartz, First FT, Stratechery, NextDraft, Good Morning Italia) e il racconto dell’esperienza diretta nel realizzarne e gestirne una (Wolf., newsletter per professionisti della comunicazione). Al termine del’incontro il focus, nella Sala Raffaello dell’Hotel Brufani, torna sulla privacy per aiutare i tanti professionisti del settore a comprendere la nuova Riforma Madia del Governo italiano che ha approvato una profonda revisione dell’accesso all’informazione. Dopo la pausa pranzo non poteva mancare un approfondimento su uno dei temi più dibatutti del momento i diritti LGBT, le unioni civili, il matrimonio egualitario, la stepchild adoption e la GPA (Gestazione Per Altri) presso il Centro Servizi Alessi.
Da non perdere alle ore 17.00 un incontro dal titolo emblematico Il giornalismo investigativo salverà il mondo (e il giornalismo)? A parlare, questa volta, sono quelli di Greenpeace che con grande una squadra di giornalisti investigativi, tra cui Maeve McClenaghan, indagano uno dei tre pilastri delle loro attività di campagna.
La presentazione di questa squadra coincide con il lancio di un documentario sulla nascita di Greenpeace 45 anni fa, How to Change the World, preentato al festival la domenica sera alle 21.00.