La Forma della Materia s’impone alla Fondazione Carriero di Milano. Un’esposizione che fa rincontrare per tre mesi Leonardo Leoncillo e Lucio Fontana, evidenziandone differenze ed affinità.
La mostra, sviluppata su tre piani, raccoglie una quarantina di opere con l’intento di creare un dialogo tra due artisti apparentemente diversi che intrapresero percorsi compositivi e soluzioni di pensiero spesso simili.
Il punto di partenza è la XXVII Biennale di Venezia del 1954, edizione in cui entrambi furono invitati a partecipare. Ripercorrendo l’itinerario artistico di Leoncillo e Fontana, dagli anni del dopoguerra – infiammati dalla polemica tra realisti e astrattisti – fino all’intensa stagione dell’informale, scopriamo una poetica non sempre leggibile per analogie ma capace ancora oggi di muovere riflessioni e interrogativi.
Una rilettura necessaria per ricordare la centralità di Leoncillo, grande maestro del Novecento, nella storia della scultura e per sottolineare la radicale volontà di Fontana, uno dei più celebri nomi internazionali dell’arte contemporanea italiana,di superare la materia e ricercare l’infinito.
Fontana e Leoncillo furono due personalità molto diverse – una diversità che riusciamo a cogliere anche grazie agli scatti esposti di Ugo Mulas – ma che il fascino per la materia congiunse. Entrambi ripresero l’antica tecnica della ceramica rivalutandola e conferendole un nuovo significato e furono interessati, con modalità distinte, a rivelare la forma insita nella materia stessa.
Le loro opere mostrano un’arte in cui la materia viene lavorata fino a crescere e prendere vita. Ci troviamo davanti ad impasti di ceramica, terracotta e grès misti a colore, forma e luce in cui il vuoto non rappresenta assenza ma una base di costruzione per la ricerca dello spazio.
Interessante è Scultura Spaziale del 1947 di Lucio Fontana, perché risulta essere una delle prime opere intitolata con questa terminologia e che grazie al suo gioco di pieni e vuoti diede sicuramente un’anteprima di ciò che saranno poi i suoi “buchi”.
Ma questa mostra è anche l’occasione per visitare un palazzo gioiello del Quattrocento, ristrutturato da Gae Aulenti.
Percorrendo l’ultima rampa di scale arriviamo alla stanza conclusiva in cui troviamo altre 5 opere di Lucio Fontana, datate 1959/60, e tutte intitolate Concetto spaziale, Natura. L’ambiente ideato dal curatore risulta molto suggestivo per via della scelta di mantenere lo spazio buio, con solo pochi faretti puntati sulle opere che sembrano meteoriti, facendoci sentire quasi catapultati davvero nello spazio.
La Fondazione Carriero si può visitare dalle 11.00 alle 18.00. In settimana su appuntamento mentre il sabato l’accesso è libero.
INFORMAZIONI UTILI
Forma della Materia. Leonardo Leoncillo e Lucio Fontana
FONDAZIONE CARRIERO
VIA CINO DEL DUCA 4, MILANO
dal 06/04/2016 al 09/07/2016