Li Hongbo, artista pechinese, restituisce il candore del marmo attraverso la carta. L’artista ha una formazione da scultore tradizionale che raggiunge un livello così alto nella fattura delle sue opere, da poter quasi far supporre che vi sia stato anche l’utilizzo di un artificio digitale.
L’elemento della carta non è mai stato estraneo a Li Hongbo che, prima di creare le sue sculture, per anni ha realizzato libri ispirati all’arte buddista su carta. Le sue sculture assumono un certo spessore e morbidezza grazie all’impiego di almeno 6 mila strati di carta.
La nascita dell’opera avviene mettendo insieme migliaia di fogli che sono incollati all’estremità.
Sono sculture che restituiscono un effetto di plasticità e leggerezza che va ben oltre gli esiti della statuaria tradizionale. Rifacendosi a volte a tecniche proprie della cultura cinese, come i giochi di carta e lanterne, l’artista spesso ripropone soggetti noti dell’arte internazionale come il busto del David di Michelangelo. Li Hongbo propone un’arte legata alla sua cultura ma allo stesso tempo imprevedibile: nel tempo la carta tende a deformarsi. Le sue opere fingono monumentalità e imponenza ma che in realtà sono fragili ed è il risultato di un lavoro meticoloso.
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