Annunciati i premi della 21esima edizione del Milano Film Festival, che sono stati consegnati domenica 18 settembre a BASE Milano, in occasione della Cerimonia di chiusura.
L’elenco di Premi e vincitori del Milano Film Festival 2016
Concorso Lungometraggi. Miglior Film a:
GULîSTAN, TERRE DE ROSES di Zaynê Akyol/ Canada, Germany / 2016 /86’
Attraverso la semplicità di un linguaggio che coniuga realismo e metafisica, il film mostra – senza alcuna oscenità – la crudeltà della guerra, rifuggendo ogni sensazionalismo e celebra la vita malgrado la minaccia onnipresente della morte. Un’opera necessaria che ci riguarda tutti da vicino.
Concorso Cortometraggi. Miglior Film:
LIMBO
Konstantina Kotzamani / France, Greece / 2016 / 30’
Attraverso una scelta stilistica curata, fortemente connotata e di impatto, questa opera spicca per la capacità di suggestionare lo spettatore trasportandolo in un mondo chiaramente indefinito ma ricco di significati e simbologie. In un momento storico in cui il mare è portatore di morte ma anche di speranze di vita, la metafora del “né vivo né morto” portato dall’acqua si carica di senso, senza tuttavia perdere ulteriori livelli di interpretazione. Un cast efficace ed emozionante, diretto con consapevolezza, va ad arricchire la coerenza tra forma e contuto che rende questo lavoro meritevole del primo premio.
Premio Nastro Azzurro Video Talent Award
Innovation on languages:
Il Discorso Amoroso – Percorso Sensoriale.
Di Abreu Estepheny, Nobrega Melim Renata, Nocchi Sara, Piazza Marianna
Per la capacità di scavare sotto la superficie progettuale con intensità e la rara attenzione alle finalità sociali, che permettono l’allargamento della base della fruizione e quindi del possibile pubblico.
Innovation on tools:
Triart
di Duccio Brunetti, Nicolò Marchi, Federico Mattia Papi
Per l’intuizione progettuale che traspare dentro una struttura capace di tracciare i tempi e compenetrare i modi, coinvolgendo un discorso di collettività che attraversa i confini.
Premio Aprile
attribuito dal comitato di selezione al film che meglio rappresenta lo spirito del festival
Bernardo Britto per:
JACQUELINE (ARGENTINE) di Bernardo Britto / USA / 2016 / 87’
GLOVE di Alexa Lim Haas, Bernardo Britto / USA / 2016 / 6’
Per l’abilità di giocare con i generi nel suo primo lungometraggio, superando ogni costrizione narrativa e produttiva e riuscendo sempre a disattendere le aspettative dello spettatore. Per la capacità di unire macrocosmo e microcosmo in tutte le sue opere, sia live action che animate, con epopee che riportano nello spazio e sul surreale terreno della politica internazionale la poesia della piccole cose e le ossessioni umane. Per un percorso artistico che si snoda tra cortometraggio e lungometraggio, in una costante ricerca di libertà espressiva, che incarna al meglio la natura stessa della selezione di Milano Film Festival.
Premio dello staff
HOUSE ARREST
Matthias Sahli / Switzerland / 2015 / 13’
Per la fredda e geometrica atmosfera che crea al contempo un sottofondo comico, avvicina lo sguardo lo dello spettatore al punto di vista del protagonista, accompagnandolo sempre di più in un viaggio senza ritorno. Con un sapiente utilizzo di una regia statica, che non annoia ma incuriosisce, mostra, senza scendere in toni grotteschi, un’estremizzazione, a tratti molto realistica, di un possibile spaventoso futuro in cui le macchine scandiranno sempre più l’esistenza umana. Avvalendosi di uno sguardo al contempo fresco e giovane ma anche pienamente consapevole delle proprie capacità realizza un prodotto maturo. Nonché bello da vedere. Divertente, chirurgico, caustico e sincero…
Premio del Pubblico – Lungometraggio
UNDER THE SHADOW
Babak Anvari / Iran, Jordan, Quatar, UK / 2016 / 83’
Premio del Pubblico – Cortometraggio
ex aequo:
DECORADO
Alberto Vázquez / Spain, France / 2016 / 11’
FLOWERS AND BOTTOMS
Christos Massalas / Greece / 2016 / 6’
Premio Miglior Animazione
assegnato in collaborazione con WACOM
GLOVE
Alexa Lim Haas, Bernardo Britto / USA / 2016 / 6’
Per la capacità di coniugare racconto e animazione, trasformando la storia di un oggetto perduto nel 1968 in una vivida metafora delle nostre esistenze. Un cortometraggio che punta il suo sguardo alle stelle ma che riesce a raccontare qualcosa di molto profondo sulla nostra vita e le nostre radici, fossero anche una semplice fabbrica di guanti (reggiseni) della provincia americana.
Premio Docucity/UNIMI per il miglior film documentario sulla città
assegnato da una giuria di studenti dell’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con Docucity
LA VALLÉE DU SEL
Christophe M. Saber / Switzerland / 2016 / 62’
Il film racconta con realismo e naturalezza una vicenda estremamente attuale, specchio del contrasto e della situazione vissuta dalle minoranze religiose in Egitto dopo la Primavera Araba. Il regista propone in maniera onesta un’esperienza famigliare attraverso l’oggettività della telecamera, adoperata come occhio innocente ed intimo. Per l’incisività e l’immediatezza con cui cattura l’attenzione dello spettatore.