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Francesca Leone e il suo Giardino di scarti al MACRO

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Francesca Leone – Giardino, MACRO Museo d’Arte Contemporanea Roma, fino al 26 marzo 2017

 

Il Giardino creato da Francesca Leone e ospitato negli ariosi spazi del MACRO di via Nizza a Roma ha una sorta di illustre predecessore in quel fantomatico “Merzbau” voluto dal celebre Kurt Schwitters: una gigantesca installazione costituita da scarti e oggetti quotidiani usati da lui stesso e da amici – come biglietti del tram, mozziconi di sigaretta, ritagli di giornale – all’interno di uno stabile di sua proprietà ad Hannover. L’idea era quella di creare un’opera da non completare mai e in continua evoluzione: un sogno che si infrangerà sotto i colpi dei bombardamenti alleati alla fine del 1943.

È, invece, il 2015 quando Francesca Leone espone all’interno della Triennale di Milano una lunga griglia metallica nella quale si trovano cose gettate casualmente e rifiuti urbani: l’obiettivo è consegnare un documento espressivo e realistico della nostra contemporaneità, attraverso ciò che si lascia disinvoltamente cadere per strada. In occasione di questa nuova mostra personale al MACRO, Francesca Leone presenta 18 grate di alluminio, composte e riunite in una installazione su cui lo spettatore può camminare. Ad essa si aggiungono 3 imponenti opere in cemento armato che vogliono simboleggiare la costruzione e l’atto compositivo di una società deflagrata: una suggestione derivata anche da “Cementi” di Giuseppe Uncini, oltre che da una riflessione su un paesaggio urbano alla disperata ricerca di equilibrio tra scorrere del tempo e necessità di orientare i cambiamenti.

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Infatti, tra il metallico delle grate e il grigio del calcestruzzo armato occhieggiano i sommessi luccichii di alcuni rifiuti: forti della propria supremazia plastica, fioriscono il giallo, il blu o il rosso. È questo quel Giardino dove il cupo paesaggio industriale non riesce a soffocare totalmente il colore: anche nel paesaggio più spettrale fiorisce qualcosa di bello per chi si concede il tempo di guardare e comprendere.

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Questa poetica è ben riassunta in un libro-opera, edito in 150 copie firmate e numerate, con un testo di Danilo Eccher e ulteriormente esibita da una grande grata posizionata all’ingresso del MACRO: per tutta la durata della mostra chi lo vorrà potrà contribuire a far crescere questo Giardino, seminandolo con i propri scarti.

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Informazioni utili

Francesca Leone – Giardino

Dal 3 febbraio al 26 marzo 2017
Roma, MACRO via Nizza
Orari: da martedì a domenica ore 10.30-19.30
Chiuso lunedì
La biglietteria chiude un’ora prima
www.museomacro.org

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