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Successo per la prima di Così fan tutte al Teatro Carlo Felice di Genova

Dopo il Don Giovanni e le Nozze di Figaro, ritorna a completare la trilogia dapontiana al Teatro Carlo Felice di Genova il Così fan tutte, dramma giocoso in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart, su libretto di Lorenzo Da Ponte. Diretta dall’abile bacchetta del maestro Jonathan Webb, recentemente applaudito nel concerto della memoria del 27 gennaio.

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A seguito del successo de Le nozze di Figaro, l’imperatore Giuseppe II nel 1789 commissiona a Wolfgang Amadeus Mozart un nuovo incarico operistico; ne scaturisce questo dramma giocoso in due atti su libretto di Lorenzo Da Ponte, terza delle opere italiane del compositore a completare l’immortale trilogia del binomio artistico che segnò un’epoca e che sarà eguagliata solo un abbondante secolo dopo dalla coppia R. Strauss-Hofmannstahl.

Così fan tutte è ambientato a Napoli a fine ‘700. Il sottotitolo dell’opera recita la scuola degli amanti: per facezia, due giovani, il mondano Guglielmo e il vivace Ferrando, vogliono provare la fedeltà o piuttosto l’incostanza delle rispettive amanti, la spensierata Dorabella e la sensibile Fiodiligi, l’uno cercando di conquistare la fidanzata dell’altro. Appare chiara una contrapposizione, nei personaggi dell’opera, tra ragione – baluardo dell’illuminismo settecentesco – e sentimento, preludio della nuova sensibilità nascente.

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Chi ha ordito questa burla, rimanendo sempre distaccato e obiettivo, è Alfonso, più spettatore del pubblico stesso, che con cinismo irride le coppie che si disgregano. Nei quattro protagonisti, di contro, la prova dell’infedeltà fa emergere le personalità dietro ai personaggi e crea sincero dolore; la drammaticità che traspare allontana il componimento dagli stereotipi dell’opera buffa e l’ammanta di un più profondo significato. Il motto sarcastico ‘Così fan tutte‘ del filosofo Alfonso, si discosta quindi dal giudizio prettamente morale, per filtrare in chiave moderna l’eterno tema del conoscere se stessi.

«Fortunato l’uom che prende ogni cosa per buon verso e tra i casi e le vicende da ragion guidar si fa»
(Così fan tutte, atto II)

L’allestimento presentato in questa stagione è quello della Fondazione Teatro Regio di Torino che, nella stagione 2002/3, vide il debutto alla regia lirica di Ettore Scola, ed è un omaggio al grande regista, ripreso dal nipote Marco Scola di Mambro, una produzione lodata per il garbo, l’eleganza, l’ironia, la fedeltà al testo.
Un omaggio doveroso al grande regista, scomparso il 19 gennaio 2016, appena un mese dopo essere salito sul palcoscenico del Carlo Felice a raccogliere gli applausi per la sua regia di Bohème.

Per Jonathan Webb, direttore dell’opera che debuttò la sera del 17 febbraio 2012 al Teatro Carlo Felice: “questo è il momento preciso in cui la musica del periodo classico si esaurisce e una nuova epoca sta per iniziare, con Beethoven” e confessa che “Così fan tutte” è il più difficile fra gli oltre 80 titoli che ha diretto nella sua lunga e fortunata carriera e che stavolta, proprio per sottolineare quel momento cruciale della storia della musica, invece dell’abituale fortepiano, consono all’epoca, suonerà il più moderno pianoforte.

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Nel cast dello spettacolo sono presenti i nomi di Ekaterina Bakanova (nel ruolo di Fiordiligi), Raffaella Lupinacci (Dorabella), Michele Patti (Guglielmo), Blagoj Nacoski (Ferrando), Barbara Bargnesi (Despina), Daniele Antonangeli (Don Alfonso). Un cast quindi composto da giovani più che da nomi altisonanti, ma proprio qui è stata la sorpresa: in un allestimento scenico classico ed elegante, questo giovane cast corale (nel quale spicca un sublime Michele Patti, baritono genovese) ha saputo donare la giusta vivacità al capolavoro mozartiano coadiuvati da un quasi perfetto J. Webb, il quale si è dimostrato capace di portare la sua nave in porto attraverso le difficili e complicate acque della musica mozartiana (unica nota negativa: il microfono sistemato all’inizio del primo atto ha parzialmente rovinato il primo quarto d’ora dell’esecuzione).

Un grande successo quindi per il grande teatro genovese che, in aggiunta alla recente buona notizia legata alla legge Bray per in fondi destinati ai teatri, apre uno spiraglio e  fa ben sperare in futuro luminoso.

Così fan tutte va in scena al Teatro Carlo Felice venerdì 17 gennaio alle 20.30, con repliche sabato 18, domenica 19 e martedì 21 alle 15.30 e mercoledì 22 alle 20.30.

www.carlofelicegenova.it

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