Palazzo Carafa, in Via San Biagio dei Librai 114, a Napoli è di proprietà di Intesa Sanpaolo Group Services, società consortile per azioni partecipata da Intesa Sanpaolo S.p.a. che ha deciso di valutare proposte d’acquisto per il palazzo, che risale al 1539, e che si trova in piena Spaccanapoli.
Sul sito della banca si legge la sua storia: “Nel corso del XVI secolo, in pieno spirito da Controriforma, alcuni gentiluomini napoletani avevano istituito in città il Monte di Pietà che, a scopo benefico, concedeva prestiti su pegno senza fine di lucro, per combattere l’usura. Gli strati più in difficoltà della popolazione cittadina trovarono un aiuto concreto per fronteggiare problemi di quotidiana sopravvivenza, evitando di finire stritolati nell’odioso meccanismo messo a punto dalla spietatezza degli strozzini. La storia del Monte di Pietà diventa ad un tempo cronaca della nascita del Banco di Napoli, che affonda le sue radici più antiche e nobili in questa cintura di salvataggio per folle di poveri e diseredati“.
La messa in vendita non è piaciuta ai napoletani che hanno lanciato una petizione su change.org perché il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini (insieme a Regione Campania, Comune di Napoli e FAI Fondo Ambiente Italiano) salvi il palazzo storico dalla vendita.
L’annuncio è su un noto sito internet di vendita case e alla dicitura prezzo recita “su richiesta”.